Cala ancora in Emilia-Romagna il numero delle imprese attive: a fine giugno erano poco più di 400mila, lo 0,8% in meno rispetto allo stesso trimestre del 2018, una perdita notevolmente più ampia rispetto a quella riferita allo stesso trimestre dello scorso anno (-0,4%). È quanto emerge dall’elaborazione da parte di Unioncamere regionale dei dati del Registro imprese delle Camere di commercio del secondo trimestre del 2019, che osserva come la tendenza alla riduzione delle imprese attive anche nel secondo trimestre dell’anno prosegua ininterrotta dal 2012. A livello nazionale le imprese attive hanno subito una lieve flessione (-0,2%).
Secondo il report di Unioncamere, diminuiscono in regione le imprese del commercio (-1,8%), dell’agricoltura (-1,9%) e delle costruzioni (-1,1%), industria (-1,2%) e trasporti (-2,2%).
Segnali positivi arriva dal comparto dei servizi: attività professionali, scientifiche e tecniche (+5,2%), immobiliare (+0,9%) e imprese del noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese (+1,9%).
Gli andamenti, osservano gli analisti, sono nettamente divergenti per le tipologie delle imprese: mentre prosegue la crescita delle società di capitale (+3,1%) ci sono meno società di persone (-2,7%) e ditte individuali (-1,6%), la riduzione più ampia degli ultimi dieci anni.







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