Il prezzo della benzina continua a salire, nonostante lo sconto

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I tagli alle accise sui carburanti sembrano aver esaurito il loro effetto calmante sui prezzi della benzina in Italia, a soli due mesi dalla misura decisa dal governo per arginare l’impennata dei costi al distributore arrivati a marzo oltre i 2 euro per litro. Secondo i prezzi elaborati sui dati comunicati dai gestori all’Osservaprezzi del Mise, la media nazionale per la verde in modalità self service è arrivata a quota 1,9 euro al litro, mentre al servito torna a superare i 2 euro.

Secondo l’elaborazione di Quotidiano Energia dei dati comunicati dai gestori all’Osservaprezzi del Mise aggiornati alle 8 del 29 maggio, il prezzo medio nazionale alla stazione di servizio della benzina in modalità self service arriva a 1,902 euro al litro (con un valore precedente registrato sui 1,892 ero al litro), con i diversi marchi compresi tra 1,900 e 1,915 euro al litro, con i distributori senza insegne a 1,893 euro al litro.

Il prezzo medio praticato del diesel al self service si attesta invece a 1,824 euro/litro (valore precedente 1,821), con le compagnie tra 1,803 e 1,838 euro al litro, mentre le pompe bianche sul 1,811 euro al litro.

Per quanto riguarda la modalità servito, per la benzina il prezzo medio praticato è 2,034 euro al litro (a fronte di 2,029 registrato precedentemente), con gli impianti con insegna che espongono prezzi medi praticati tra 1,982 e 2,119 euro al litro, mentre quelli senza sui 1,942 euro al litro.

La media del diesel in modalità servito è invece di 1,962 euro al litro (contro un valore di 1,965 precedente), con prezzi medi praticati dalle stazioni di servizio delle compagnie compresi tra 1,888 e 2,044 euro al litro, mentre quelle senza logo a 1,862 al litro.

I prezzi praticati del Gpl vanno da 0,836 a 0,852 euro/litro (no logo 0,825). Infine, il prezzo medio del metano auto si colloca tra 1,736 e 1,961 (no logo 1,772).