“Il diritto di morire” al Multiplo di Cavriago

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“Quando la gioia di vivere viene meno, quando il dolore supera il limite di sopportazione, quando le cure invasive diventano una forma di violenza sul corpo di chi soffre, ebbene, chi vive accanto al sofferente sa che è arrivato il momento di arrendersi”. Giovedì 29 novembre in sala grande al centro cultura Multiplo a Cavriago, alle 20,30, sarà presentato il libro “Il diritto di morire” scritto a quattro mani da Dacia Maraini e Claudio Volpe. Sarà presente Claudio Volpe, scrittore, classe 1990, giurista e già autore di numerosi romanzi e non solo, vincitore di diversi importanti premi letterari e più volte candidato al Premio Strega.

Il mondo cambia velocemente, la tecnologia trasforma le nostre abitudini quotidiane, anche le più consolidate. La morale da un lato e le leggi dall’altro faticano a tenere il passo. Eppure, certi temi, certe questioni ci impongono una riflessione attenta, puntuale, veloce. Dacia Maraini, una delle più note e apprezzate scrittrici di oggi, dialoga in questo libro con il giurista Claudio Volpe sulla delicata questione del “fine vita”. È ammissibile che una persona decida di morire, a prescindere dalla sua condizione fisica e di salute? La libertà di togliersi la vita può essere considerata una libertà degna? Si tratta di un diritto che, in estremo, può essere sancito da una legge, tenendo conto che comunque la Costituzione afferma che «nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario» e che mai è consentito «violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana»?

Dalle parole di Maraini e Volpe emergono molti spunti di riflessione, anche suscitati dalla cronaca di ogni giorno. Muovendosi fra il mondo giuridico-normativo e quello delle testimonianze dirette, della letteratura e della mitologia antica, “Il diritto di morire”, con parole semplici e un tono sempre riguardoso, perfino commovente, aiuta il lettore a ragionare senza pregiudizi di sorta, sempre al riparo dal luogo comune, su un tema cruciale della nostra contemporaneità.