“Il Comune sbaglia ad abbattere i pioppi cipressini del viale che porta al Mauriziano”

viale_mauriziano

di Ugo Pellini

Il viale di accesso, che collega l’Arco monumentale alla villa, composto da pioppi cipressini, verrà interamente ricreato con nuovi esemplari“, con questo comunicato il Comune, nell’ambito del Progetto di riqualificazione del Mauriziano, informa i cittadini che tutti gli alberi del viale saranno abbattuti, con l’avallo del noto agronomo e della Consulta del verde.
“Sono malati, pericolosi per l’incolumità pubblica, ma saranno sostituiti e alla fine dei lavori il numero delle piante aumenterà” è un film già visto. Dopo anni di abbandono, solo quando arrivano i soldi (del Ducato estense) si “riqualifica” tagliando tutte le piante indiscriminatamente. Non sarebbe meglio curarle per tempo? Tutti gli altri alberi della città, anche in peggiori condizioni di salute, sono lasciati in pace in attesa del prossimo finanziamento. La storia di questo viale alberato è esemplare, l’ultimo intervento risale al 2000: gli alberi deperenti furono abbattuti al 50% e sostituiti.

Chi lo percorre ora può verificare che ci sono pioppi di una buona dimensione (quelli più vecchi), altri più piccoli (di 22 anni fa), ma anche un numero considerevole di spazi vuoti, le cosiddette fallanze, dove cioè gli alberi morti non sono mai stati sostituiti.

Per gli esperti del Comune sono attaccati da un fungo presente nel terreno e per questo devono essere tutti eliminati, ma nessuno è in grado di garantire che i nuovi pioppi non saranno poi attaccati dalla stessa malattia. In aggiunta questo “cannocchiale prospettico di alberi” realizzato, come in tante altre ville storiche, per mettere in evidenza e valorizzare l’edificio, dimora estiva di Ariosto, non svolge il suo ruolo perché un’alta siepe di Tasso ne impedisce, per buona parte, la visuale. I pioppi cipressini esistenti, come tutti di questa specie, non sono longevi e spesso sostituiti; a Peschiera Borromeo in provincia di Milano, il previsto abbattimento di un lungo filare è stato contestato dai cittadini che, con raccolta di firme e manifestazioni partecipate, sono riusciti a fare sospendere i lavori.

Contro la decisione dell’Amministrazione di destra si è schierato un consigliere del PD che ha definito i pioppi: ”in periodo di emergenza climatica, un bene inestimabile”.

Ugo Pellini (botanico)

1) – Foto – I pioppi cipressini del filare di due dimensioni e le fallanze

2) L’alta siepe di tasso che copre buona parte della visuale della villa