Tiziano, al cinema i capolavori e la vita del maestro dei colori

Tiziano Reenact still 015
8.5

Torna la grande arte al cinema nel nuovo progetto originale ed esclusivo Nexo Digital “Tiziano. L’impero del colore”. Maestoso, il docufilm arriverà in sala solo il 3, 4 e 5 ottobre in forma di viaggio: attraverso i capolavori e la vita del maestro che incarnò l’animo di Venezia con la sua pennellata inconfondibile – l’uso unico del colore e, ancora, l’abilità di carpire le personalità dei protagonisti delle sue opere – si ripercorrono le vicende dell’artista, indagando sui suoi affetti e sui rapporti con le grandi personalità del suo tempo.

Lo sviluppo drammaturgico del film coinvolge lo spettatore: dai boschi del Cadore alla nobile Venezia, dove Tiziano arriva e, in un rapido passo alla volta, conquista tutto quello che un pittore ambizioso può desiderare: la nobiltà veneziana prima, lo stato veneziano poi, e ancora il clero, Roma, le corti italiane, le corti europee.

I toni epici e l’uso dei re-enactment (le rievocazioni storiche dove si è scelto di rappresentare il potere con i protagonisti dei suoi ritratti che spiccano su un fondo nero) restituiscono parte dell’essenza emozionale delle sue opere; e laddove si ritrova un Tiziano bambino nei boschi a giocare con elementi che gli sporcano le mani, la messinscena astratta rende più emozionale e coraggiosa l’avventura del pittore.


Regia condivisa tra Laura Chiossone, che ha curato le rappresentazioni del suo immaginario e della sua storia, e Giulio Boato, che ha seguito la parte documentaristica. Il documentario è stato scritto da Lucia Toso e Marco Panichella con la supervisione di Donato Dallavalle, poi è stato prodotto da Sky, Kublai Film, Zetagroup, Gebrueder Beetz e Arte Zdf.

Tiziano è il maestro del colore, ma non solo: lontano dal mito dell’artista romantico, del genio solitario, aveva creato una factory ante litteram (coinvolgendo allievi, parenti e collaboratori) capace di influenzare con le sue produzioni i grandi artisti delle epoche successive e, tuttora, di dialogare con i contemporanei.

Paragonato a uno degli artisti oggi più influenti e seguiti al mondo, diventato un’icona dello stile neo-pop, il Jeff Koons del Rinascimento, Tiziano ha saputo dare corpo e carne alla bellezza, che attraverso la sua arte e il suo sguardo così impavido ha saputo prendersi tutto ciò che desiderava: successo, corti, fama e denaro.

Jeff Koons, dicevamo, non a caso ospite straordinario del docufilm, che rincara in prima persona su questo aspetto, evidenziando gli elementi che lo accomunano al rivoluzionario pittore veneziano e rimarcando l‘assoluta fascinazione per il gesto pittorico e la bottega del grande Tiziano.

Tanti, oltre a lui, gli esperti, i critici, gli studiosi e gli artisti internazionali ospiti nel documentario a raccontarne la vita e lo stile, il temperamento e le ambizioni: Amina Gaia Abdelouahab, Bernard Aikema, Brunello Cucinelli, Francesca Del Torre, Miguel Falomir Faus, Sylvia Ferino-Pagden, Patrizia Piscitello, Tiziana Plebani e Giorgio Tagliaferro.

E poi Venezia che, per tutta la sua esistenza, rimarrà la base operativa da cui spostarsi per conquistare e creare un “impero del colore”: una fucina creativa eccezionale capace di accogliere viaggiatori e influenze provenienti da tutto il mondo. Come a dire, imperiale.


Non è da meno la colonna sonora originale, firmata dal compositore Joe Schievano e disponibile da ottobre negli store digitali per Octopus Records.

Naturalmente per tutti. Consigliato alle scuole.

I nostri voti


Registro
8
Cast
9
Cinematografia
9
Messa in scena
8.5
Musica e sonoro
8.5
Potenzialità di pubblico
8