I bambini e il ministro dell’odio
Arrivano in barca. Non c’è posto per tutti.
Invadono i paesi, rubano il lavoro,
portano malattie, infettano le scuole.
Bambini criminali. Bambini delinquenti.
Bande di ragazzini senza armi né denti.
La barca si è rotta. E’ girata. Caduta.
Le onde troppo alte. Le onde troppo grandi.
I cuori troppo duri. I cuori come scogli.
Sono bambini veri. Di oggi, non di ieri.
Li ho visti sott’acqua. Si abbracciavano.
I figli e le madri. I fratelli e i padri.
Tutti gridavano, ma con l’acqua in bocca
non si sentiva voce. I morti sono pochi?
Il ministro dell’odio è sicuro: “Occorre
costruire un muro sulle onde del mare,
costruire un muro sulle onde del cuore.
Nascondere le mani. Affondare le barche.
O ci salviamo noi. O si salvano loro.
Il mare grosso, rosso. Dolore senza fine.
E’ una bara d’acqua senza un solo fiore.
Nascondere le mani. Affondare le barche.
O ci salviamo noi. O si salvano loro.
Il mare grosso, rosso. Dolore senza fine.
E’ una bara d’acqua senza un solo fiore.
Ultimi commenti
Far finta di cambiare affinché nulla cambi... parole profetiche del Gattopardo. Considerando l' esempio virtuoso che si sta attuando in zona stazione, perché non accompagnarvi,
D' accordo!
Mazza da baseball e vedi come si alzava e ora di finirla con tutto questo buonismo