L’Emilia-Romagna dice sì alle città del futuro che mettono al centro lo sviluppo sostenibile puntando su ecoinnovazione e rigenerazione urbana per contrastare il cambiamento del clima.
Ferrara, Forlì, Parma, Ravenna, Rimini e Bologna le città della regione protagoniste della prima Conferenza nazionale delle Green City ha presentato le Linee guida per le Green City in Italia: in 15 punti tutte le misure per rendere più verdi e sostenibili le città, migliorare la qualità ecologica, il benessere dei cittadini, l’inclusione sociale, promuovere sviluppo locale e nuova occupazione.
All’iniziativa, organizzata a Bologna dal Green City Network, rete promossa dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile e dalle Regioni Emilia-Romagna e Friuli Venezia Giulia, hanno partecipato, tra gli altri, il presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, l’assessore regionale all’Ambiente, Paola Gazzolo e il presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, Edo Ronchi.
Le città hanno un ruolo determinante nel rispondere alla sfida del mutamento climatico: devono farsi il vero motore della transizione ecologica verso un modello di sviluppo più sostenibile- sottolinea-. Le Linee Guida delle Green City sono una bussola puntata verso il futuro che fa leva sulle buone prassi già diffuse anche in tante aree urbane, anche nella nostra regione, e ambisce a diffonderle per farne un vero patrimonio collettivo a disposizione di tutti. Solo con il contributo delle città- prosegue Gazzolo- si possono raggiungere gli obiettivi fissati dell’agenda 2030 dell’Onu: per questo, grazie alla collaborazione avviata dalla Regione con la Fondazione dello Sviluppo sostenibile, mettiamo a disposizione di amministratori locali, professionisti e anche dei singoli cittadini uno strumento utile per valutare scelte e politiche dal punto di vista della sostenibilità e tracciarne una sorta di marchio di qualità ‘green’.
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Tiam bota come sempre siamo tutti con voi nel mio piccolo fatta la donazione a soun ed Maranell
Caro Nicola, anche se il tema è molto delicato (anzi, proprio perché è delicato) non sarei così tranchant, come molti fautori pro-life e organizzazioni affini sono […]