Nell’ultimo giorno della sagra della Giareda, l’assessora a città storica, commercio e turismo del Comune di Reggio Stefania Bondavalli ha promosso con soddisfazione la quarantaseiesima edizione della manifestazione, che nei suoi quattro giorni ha attirato in centro migliaia di visitatori: “La Giareda è una festività religiosa e molto altro, fa parte del nostro patrimonio culturale e sociale, oltre che religioso; i reggiani vi sono particolarmente affezionati e il suo potenziale in termini di attrattività ne fa un volano di socialità e occasione di incontro che fa bene al centro storico”.
“Il nostro obiettivo – ha ricordato l’assessora – era valorizzarla rendendola ancora più apprezzata e attrattiva e le novità introdotte in questa edizione 2025, con nuovi eventi, un’offerta commerciale diversificata e soprattutto l’ampliamento dell’area della manifestazione, sono state accolte con favore registrando un ottimo riscontro in termini di pubblico”.
Pubblico che ha partecipato numeroso a spettacoli, eventi musicali e incontri: visite guidate a chiese storiche e sinagoga sold out, attività per bambini sempre affollate, ma anche i laboratori alla riscoperta dei vecchi mestieri artigianali e delle tradizioni locali hanno suscitato curiosità e apprezzamento.
“La Giareda 2025 è stata partecipata e apprezzata”, ha sintetizzato Bondavalli, chiarendo tuttavia che “si tratta di un progetto sperimentale che quindi potrà subire aggiustamenti: valuteremo quali insieme alla città, agli esercenti del centro, agli ambulanti e a tutti i soggetti coinvolti con cui penseremo alla prossima edizione. Tutto ci fa pensare che la strada intrapresa sia quella giusta, ed è con questo sguardo aperto che intendiamo lavorare a rivitalizzare il nostro centro con il contributo di chi vuole raccogliere insieme a noi questa sfida, decisiva per la città”.
Proprio nei giorni scorsi l’assessora ha salutato la nascita di un nuovo comitato, quello degli esercenti di piazza San Prospero, che si aggiunge a quello di piazza Fontanesi: “In questi mesi, in cui abbiamo lavorato assieme a cittadini e associazioni, ho colto l’entusiasmo e la voglia di intraprendere insieme un percorso per il rilancio del centro storico che ci vede tutti impegnati”, ha concluso Bondavalli.







Io ho trovato questa Giareda sì variegata, ma molto diluita… I banchi in piazza della vittoria poi una tristezza. Purtroppo il contesto di un negozio ogni tre vetrine vuote non aiuta. Pessima infine la scelta di integrare il festival di Emergency (si poteva fare il pienone in centro in due weekend separati, no?).
La ex anchor woman di Telereggio ed ex consigliera regionale PD Bondavalli è perfettamente calata nel suo attuale ruolo di amministratrice e di politica di area “ex Partitone” in Emilia (ruoli da rimpallarsi a vita, perchè NO futura sindaca?): se la canta e se la suona, si autopromuove, appare solo in contesti nei quali tutti la pensano allo stesso modo e nessuno dissente, ignorando completamente qualsiasi forma di autocritica e con nessuna propensione all’ascolto di voci dissonanti.
Le cose non stanno come la Bondavalli ha dichiarato: da cittadino e contribuente Reggiano, ho partecipato alla Giarèda (come ogni anno) ed avendo ascoltato l’opinione di tanti altri Reggiani così come degli ambulanti spostati per imposizione nella spianata di porfido antistante all’isolato San Rocco, posso tranquillamente affermare che le voci che esprimevano scontento e disapprovazione per quest’ultima edizione della Giaréda erano parecchie e variegate.
Le dichiarazioni di Bondavalli, ovviamente amplificate dai media filo PD, sono solo propaganda autoreferenziale.
Bondavalli in piena rampa di lancio….la fascia di Sindaco è gia’ sua,
o se proprio vogliamo farle bruciare le tappe la mandiamo direttamente in Parlamento…
Cittadine e cittadini di Peggio Emilia preparate le matite…questi sono i nostri gioielli!!!!!!