Modena dice no alla pena di morte e la Ghirlandina si tinge di verde

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La Ghirlandina si illumina di verde da sabato 28 a lunedì 30 novembre come segnale visibile dell’adesione del Comune di Modena alla Giornata internazionale “Città per la vita – Città contro la pena di morte”.

Anche quest’anno, infatti, il Comune, richiamandosi all’ordine del giorno approvato dal Consiglio comunale il 26 novembre 2012, ha aderito all’invito della Comunità di Sant’Egidio di compiere il gesto simbolico di illuminare un proprio monumento per contribuire a diffondere una cultura contraria alla pena di morte.

La Torre civica, illuminata grazie alla collaborazione di Hera Luce, rimarrà verde fino al 30 novembre, anniversario della prima abolizione della pena di morte avvenuta nel Granducato di Toscana nel 1786.

“È un gesto simbolico – commenta Anna Maria Lucà, assessora a Europa e cooperazione internazionale – che ricorda a noi tutti il ruolo che le città, ma anche le singole persone, possono svolgere nel processo abolizionista della pena di morte e per la diffusione di una cultura rispettosa dei diritti umani, civili e politici. E questo è tanto più necessario in un contesto, anche europeo, in cui la violenza è sempre più presente”.

Secondo i dati di Amnesty international, aggiornati a dicembre 2019, sono 142 i Paesi che hanno abolito la pena di morte: 106 per ogni reato; otto salvo che per reati eccezionali come quelli commessi in tempo di guerra; 28 “de facto”, poiché non si registrano esecuzioni da oltre dieci anni oppure hanno assunto un impegno internazionale a non eseguire condanne a morte. A mantenere in vigore la pena capitale sono 56 Paesi, ma sono molti meno quelli che eseguono condanne a morte.

Nel 2019 la Giornata internazionale contro la pena di morte ha riunito oltre 2.300 città in 97 Paesi del mondo, tra le quali 70 capitali.