La visita di metà settembre del neo-presidente del comitato d’indirizzo Pietro Foroni nella sede centrale dell’Agenzia interregionale per il fiume Po (Aipo) a Parma ha avuto l’obiettivo di tracciare, davanti ai dirigenti responsabili delle diverse aree territoriali, le linee guida operative per il nuovo mandato amministrativo dell’ente che dallo scorso luglio vede come direttore Meuccio Berselli.
Le parole d‘ordine a sostegno della sicurezza idraulica nell’esteso comprensorio delle regioni Emilia-Romagna, Piemonte, Lombardia e Veneto riguardano la prevenzione e gli investimenti per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici in atto.
Dopo che nella prima parte dell’estate sono state registrate (stando ai dati del Consiglio nazionale delle ricerche) le temperature più alte di sempre nei mesi di giugno e di luglio, secondo le previsioni metereologiche più aggiornate l’inizio della stagione autunnale potrebbe portare con sé un alto rischio di eventi estremi di segno diametralmente opposto. La prima metà dell’anno, infatti, è stata caratterizzata da un drastico deficit di precipitazioni che ha superato il 50% (toccando in alcune aree anche quota 70%) e le temperature, fino a 4-5° sopra la media del periodo, hanno creato le condizioni termo-energetiche potenziali per lo sviluppo nel prossimo periodo di fronti di instabilità diffusa con possibili piene o eventi alluvionali.
“Il clima è in rapido cambiamento e la corsa a rendere un territorio così densamente popolato come il nord Italia più sicuro dal punto di vista idraulico rappresenta un valore irrinunciabile che ha l’assoluta priorità progettuale”, ha spiegato Foroni: “Attività economiche e civili sono legate a doppio filo al territorio ed è per questo che abbiamo voluto presentare le azioni più concrete che Aipo sta realizzando e realizzerà di concerto con i territori regionali e in tempi adeguati alle necessità”.
Il neo-direttore Berselli ha indicato le priorità per una manutenzione capillare e costante, diventata indispensabile per prevenire e arginare i rischi idrogeologici: “L’impegno a mettere a terra una manutenzione utile per un importo ingente come 100 milioni di euro, secondo le priorità di progetto stabilite con le Regioni del comprensorio, impone un immediato e massimo sforzo dell’Aipo per contribuire a rendere il nostro territorio più sicuro. Sappiamo che il verificarsi di fenomeni così improvvisi e violenti a causa del cambiamento del clima non consente il “rischio zero”, ma è proprio per questo che bisogna agire quanto prima e su tutti i fronti di prevenzione”.
In chiusura dell’incontro operativo Foroni, in rappresentanza del comitato di indirizzo (che comprende tra gli altri anche l’assessora all’ambiente della Regione Emilia-Romagna Irene Priolo), ha evidenziato come Aipo “assuma, per funzioni tecniche, un ruolo strategico per tutto il Paese visto che si occupa della sicurezza di una delle aree trainanti per l’economia italiana: è per queste ragioni che ruolo e azioni dovranno essere condivise e sostenute nella prossima legislatura dal governo, qualunque esso sia”.
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Stato di abbandono? Io direi più atti di vandalismo...
Sono sempre più vergognosi senza un briciolo di pudore ,superpagati per scaldare le poltrone e non per risolvere i problemi reali della gente !
La sinistra vuole solo governare non pensa le cose importanti per gli italiani anche se non è in grado di farl: pur di avere voti […]