Fallimento Opera Group, il tribunale sblocca la richiesta di cassa integrazione

lavoratori Opera Group Camposanto Modena – CISL

Il tribunale di Modena ha sbloccato la possibilità di richiedere la cassa integrazione straordinaria per cessazione per tutti i lavoratori e le lavoratrici della ceramica Opera Group di Camposanto, con validità retroattiva dall’inizio della crisi (ovvero dal 14 maggio, giorno in cui il tribunale ne ha disposto la liquidazione giudiziale) e fino al 31 dicembre 2025.

L’organico dell’azienda ceramica modenese in quel momento era di 146 persone, la maggior parte delle quali al lavoro nella sede produttiva di Camposanto e le altre a Maranello, dove si trova la sede legale e amministrativa.

“La domanda è stata già inoltrata al Ministero del lavoro e siamo in attesa di una convocazione ufficiale”, ha aggiunto l’assessore al lavoro della Regione Emilia-Romagna Giovanni Paglia: “Questo permetterà ai lavoratori di prendere respiro, ma la nostra attenzione resta alta. Il commissario ha riferito che sta portando avanti degli incontri esplorativi per trovare una soluzione industriale per il sito di Camposanto e Maranello”.

I sindacati Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil hanno accolto con soddisfazione l’esito positivo della richiesta: “L’ultimo passaggio obbligato è il via libera del Ministero del lavoro, sul cui tavolo è stata depositata la domanda di cassa integrazione. Da quel momento il focus sarà l’attuazione del piano regionale di politiche attive che prevede percorsi di formazione, riqualificazione e ricerca di nuovi posti di lavoro per il personale di Opera”.

La data segnata sul calendario ora è quella del 3 luglio, quando il Ministero si pronuncerà sulla cassa integrazione straordinaria.



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