Il primo luglio la Corte di Cassazione ha confermato – rendendola dunque definitiva – la condanna all’ergastolo per Paolo Bellini, ex militante di Avanguardia Nazionale, riconosciuto colpevole di concorso in strage nell’ambito dell’ultimo processo sulla strage del 2 agosto 1980 alla stazione ferroviaria di Bologna, che causò 85 morti e il ferimento di oltre 200 persone.
Il presidente della Regione Emilia-Romagna Michele de Pascale, commentando la sentenza, ha parlato di “una verità storica e giudiziaria che oggi si afferma con forza: quella strage, il più grave attentato terroristico della nostra Repubblica, fu un atto fascista ed eversivo, pensato per destabilizzare la democrazia italiana”.
“Il grazie più profondo va a Paolo Bolognesi, che lascia dopo 29 anni la presidenza dell’Associazione dei familiari delle vittime, alla magistratura, alle forze dell’ordine, agli avvocati, ai ricercatori, ai giornalisti e a ogni cittadino che non ha mai smesso di chiedere giustizia”, ha aggiunto de Pascale: “Oggi quella verità è scritta nero su bianco. Chi continua a negare, giustificare o minimizzare quella matrice criminale e fascista si pone fuori dalla storia e contro la Repubblica”.
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