Bonaccini: “Pronti a partire con i vaccini”

Stefano Bonaccini SSR

La Regione Emilia-Romagna ha già chiesto alle aziende sanitarie del territorio di raccogliere le disponibilità alla vaccinazione da parte del personale in vista dell’arrivo del vaccino anti-Covid: lo ha annunciato il presidente della Regione Stefano Bonaccini, precisando che non si tratta ancora di un’adesione formale alla campagna vaccinale ma di una ricognizione necessaria per la definizione delle scorte che saranno necessarie.

“L’Emilia-Romagna è pronta”, ha detto Bonaccini: “Inizieremo con il personale sanitario, socio-assistenziale e i degenti delle residenze per anziani”, per un totale di circa 200mila persone. Poi, entro marzo, la campagna proseguirà con il resto della popolazione, a partire dalle fasce più fragili. “Vogliamo fare tutto quanto serva per uscire da questa pandemia, e farlo presto e bene”, ha aggiunto il governatore, secondo il quale inoltre “è positivo che il governo voglia accelerare l’avvio della campagna nazionale di somministrazione del vaccino partendo ai primi di gennaio”, come ha comunicato l’esecutivo alla Regioni.

La Regione nelle scorse settimane aveva già individuato e comunicato al Ministero della Salute l’ubicazione dei centri di conservazione e stoccaggio del vaccino sviluppato da Pfizer-Biontech e le strutture sanitarie che nelle prossime settimane somministreranno le prime dosi. Le strutture sono state individuate su tutto il territorio emiliano-romagnolo in base ai bacini di utenza, al personale sanitario impiegato e a quello operante: ogni dose di vaccino dovrà essere stoccata in un luogo abbastanza vicino da poter raggiungere ciascun presidio sanitario entro un massimo di 30-60 minuti.

I luoghi in cui saranno immagazzinate le dosi saranno dotati di congelatori che consentiranno di mantenere temperature fino a -85 gradi centigradi, necessarie per conservare al meglio il rimedio per contrastare la diffusione del virus Sars-Cov-2. La mappa dei centri di conservazione dell’Emilia-Romagna è stata trasmessa dalla Regione al ministro Speranza, ma come richiesto dal governo non sarà resa pubblica per ragioni di sicurezza.