Elezioni amministrative 2020, a Vignola non ci sarà la lista del Movimento 5 Stelle

Movimento 5 Stelle balloon Rousseau

A Vignola, comune del Modenese compreso tra i quindici centri dell’Emilia-Romagna interessati dalle amministrative di settembre (il sindaco uscente è entrato infatti in consiglio regionale alle elezioni dello scorso gennaio in Emilia-Romagna e ha dovuto lasciare la fascia tricolore per motivi di incompatibilità), non ci sarà una lista del Movimento 5 Stelle sulla scheda.

“Nonostante ci sia un gruppo di lavoro sul territorio, non si sono verificate le condizioni per completare un progetto per le amministrative 2020. Si è lavorato fino all’ultimo, ma anche a causa di questo periodo di lockdown e distanziamento sociale non si è giunti alla certificazione di una lista M5S”, hanno spiegato il senatore Gabriele Lanzi ed Elena Mazzoni, facilitatori agli affari interni dei Cinque Stelle per l’Emilia-Romagna.

“Nel nostro ruolo siamo vicini al territorio, abbiamo accompagnato in questi mesi i progetti nati in vista di questo appuntamento elettorale. Purtroppo Vignola 5 Stelle in questa tornata elettorale non ci sarà, ma ovviamente come Movimento non possiamo appoggiare nessun altro candidato. Troppo spesso sono state espresse posizioni distanti da quelle che portiamo avanti da sempre”.

L’annuncio, per Lanzi e Mazzoni, è stato anche l’occasione per togliersi qualche sassolino dalla scarpa: “Cosa certa è, però, che l’ex consigliera Nadia Piseddu non ha preso parte ai lavori e, anzi, è da più di un anno che non collabora con il gruppo. Non è chiaro, quindi, in virtù di cosa esprima i suoi giudizi. Ci rattrista molto che degli attivisti o ex consiglieri, in cerca di visibilità, si ergano sul loro scranno di plasmatori del M5S vignolese e, per via di una non meglio identificata patente di “purezza”, possano sparare a zero su altri portavoce, nazionali e non, definendoli “pentapiddini della truppa Conte”.

Il Movimento 5 Stelle “è in un momento di transizione”, hanno ammesso i due facilitatori, “e certamente questo coinvolge anche i territori in un confronto dialettico, a volte anche acceso. Ma questo fa parte di un Movimento politico che naturalmente vive, cresce e si evolve. Tutti devono aver ben chiaro in testa che il sottoscritto, e molti altri colleghi ora in Parlamento, hanno costruito il MoVimento sul territorio sin dalla sua nascita. Ora abbiamo l’onere e l’onore di rappresentarlo a Roma. Lavoriamo ogni giorno in Parlamento, in coalizione con il Partito Democratico, ben consci della difficoltà di coniugare il nostro pensiero con quello degli alleati di governo, ma consapevoli della responsabilità di portare a casa riforme storiche per tutti i cittadini italiani”.