Editoriale. Reggio, Massari è già isolato

Marco Massari sindaco Reggio fascia tricolore – CoRE

Ha cominciato con la nomina di un cerchio interno composto dagli amici di quand’era ragazzo nella federazione giovanile comunista. Ha sbagliato tutte ma proprio tutte le prime mosse indispensabili per le emergenze della città: azzerato il Tricolore senza inviti al governo nazionale, il fallimento del Mercato coperto, l’inconcepibile ritardo con cui ha compreso la gravità delle conseguenze ambientali e sociali derivate dall’esplosione dello stabilimento Inalca, tra le paure e le proteste dei residenti.

Eletto sindaco con il 42% dei voti del Pd, Marco Massari si è praticamente isolato nel fortino con i quattro amici e ha di fatto chiuso il dialogo con le forze politiche che lo hanno eletto con la formula assai ambigua del “candidato civico”.

I rapporti con le diverse anime del partito semplicemente non esistono: dal segretario Gazza all’assessore Mammi e al predecessore Vecchi, dal mondo cattolico alle forze economiche, al gruppo del vicesindaco De Franco che ha scelto di portare la croce per altri quattro anni in vista della successione, ma chissà che non arrivi prima il Parlamento. Per non dire della cosiddetta area riformista, piccola e divisa quanto maltrattata, oggi con un piede e mezzo fuori dalla porta anche a livello regionale, che dal sindaco non ha mai ricevuto una telefonata (e che già prepara le valigie verso il nuovo corso aperto da Marina Berlusconi).

Massari ha riflessi di bradipo, celebra qualche ricorrenza, sponsorizza il libro dell’amichetto e per il resto tace. La sensazione nei più, tra i pesi massimi pidini, è che non sia stata scelta la persona giusta per l’incarico, che certamente è gravoso ed esige freschezza e dinamismo.

Tutto sembra congelato a un anno fa. Sono ferme le Reggiane, del cui recupero galoppato per anni si è smesso di parlare. Sembra senza futuro l’Arena Rcf, il cui calendario di eventi segna due date impegnate su 365. Le assessore si adoperano a comunicare ai media annunci di procedure di avvio di discussione operative di un sottopasso pedonale, se non altro per dare notizie di sé stesse, e vanno comprese sopravvivendo dal clima mortifero che le circonda. Di altri assessori, anche a causa di deleghe spacchettate e incasinate, non si sa nemmeno il nome.

Si fanno micro-convegni di impronta woke, che pure nel mondo è passata di moda, mentre la Reggio che lavora e produce ricchezza e occupazione sa di non poter contare sulla politica perché incapace di visione e di consapevolezza e cerca di limitare i danni. Il mondo sta cambiando alla velocità della luce e Reggio sembra tornata indietro di mezzo secolo. Ma in peggio: meno sicurezza, molta delinquenza grande e piccola, imprese tartassate da nuovi balzelli e nefasta burocrazia, centro storico desolato e nessuna visione del futuro. Altri quattro anni così non ce li possiamo permettere.




There are 6 comments

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  1. kursk

    la cosa che piu’ mi lascia perplesso è che alla pochezza delle amministrazioni che si sono succedute negli utlimi tempi, Reggio Emilia non e’ mai stata in grado di proporre una alternativa decente e credibile. E allora avanti cosi’….il futuro è alla spalle!!!!

  2. Rinaldo

    Ciononostante i reggiani continueranno in eterno a votare PD, chiunque sia/sarà il candidato, foss’anche un cavallo.

    Il sistema di potere pervasivo, ramificato e consolidato in 80 anni di dominio assoluto, alla fine va bene a quasi tutti.

    Arci, Cooperative a profusione, Unipol e mille altre società con il medesimo “credo”, permeano la società reggiana a tutti i livelli, mentre associazioni culturali e sportive, musicisti, danzatori, pittori, teatranti, cinematografari e altri si affidano ai contributi della benevolenza comunale piddina per sopravvivere, ovviamente ricambiandola con il loro sostegno politico.

    Dai c’andòm…

  3. paolo

    Sinceramente faccio fatica ad addebitare le responsabilità elencate al nuovo Sindaco… , Arena, mercato coperto…vogliamo aggiungere pure la piscina e il nuovo campo di atletica?
    Ecco invece per quanto riguarda le personalità da invitare del Governo Nazionale alla festa del Tricolore , a mio parere ha fatto bene a lasciarle dove stanno….

    • Claudia

      Ma continueranno comunque a votarli. Anche se il centro (e non solo) è in mano alla criminalità, anche se gli spazi verdi sono ormai ridotti al lumicino, solo per dirne alcune.


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