Scrivono in una nota il portavoce FdI Comune di Reggio Emilia, Marco Eboli, e il responsabile comunale delle politiche sociali e volontariato Giuseppe Manzotti: “Il Comune ha reso noto che sul Progetto “902/abitare solidale” è stato avviato un percorso di confronto, tra l’assessore De Franco, il Presidente Acer Corradi e, in rappresentanza del Comitato abitanti di via Paradisi (i numeri civici interessati sono il 6,8,10), i fratelli Scillitani. La prima anomalia che Fratelli d’Italia denuncia sono i tempi del confronto. Almeno tre incontri a partire dal prossimo 19 ottobre, a cadenza bimensile. Solitamente, quando si avvia un percorso, si fissa solo l’inizio, non una probabile fine.
Il secondo aspetto “curioso” è che al confronto parteciperà anche il Centro di mediazione sociale e dei conflitti, come se tra Comune e cittadini vi fosse bisogno di un “interprete” o “psicologo pubblico” affinché possano trovare un accordo. Da ultimo, il confronto partirà anche se tra cittadini e Comune non vi è convergenza di vedute sulla gestione del percorso nei mesi passati (in realtà I cittadini avevano accusato il Comune di averli messi davanti al fatto compiuto). Con queste “bizzarre” premesse, Fdi, che sul Progetto 902/abitare solidale è intervenuta nei mesi scorsi, non può che augurare ai cittadini di trovare davvero una soluzione soddisfacente ai loro problemi, essendo stato il Progetto definito, in passato, “operazione di deportazione” o “esproprio proletario”.







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Sarebbe anche ora di finirla con termini esterofili, se non sapete come fare chiamateli viali e finitela con queste cuxxate. Con Spadoni erano boulevard ora […]
Complimenti a Rosamaria Papaleo per il condiviso intervento!