E ora ringraziate Ottavia

Ottavia Soncini Regione ER

Per mesi le ha prese da destra e da sinistra, e insieme ai suoi colleghi di professione cattolica (noto crimine nell’Europa liberale) ha collezionato alcuni tra gli insulti più beceri comparsi in rete dalla ventina di iscritti i quali, tramite il glorioso ritrovo bolognese Cassero, dettano la linea sui diritti civili all’intero Pd emiliano-romagnolo (speriamo che la prossima volta vi finiscano, si è augurato un dirigente semianalfabeta molto attivo sui social).

Lei ha pazientato, Ottavia, ha accettato di considerare la stima del vescovo e di tanti cattolici reggiani con gratitudine e non con superbia, non ha risposto a insulti e provocazioni e, al termine di quaranta ore di seduta consiliare, la cui gran parte presiedute da lei, ha finalmente chiuso una ferita politica aperta da mesi, sconfiggendo insulti di ultrasinistra e ostruzionismi della destra.

Di questa legge del tutto inutile, in una regione il cui ceto politico stenta a farsi riconoscere perché la società è abituata da secoli a fare da sola, possono far festa i ragazzi del Cassero (evviva!). Il risultato concreto massimo può arrivare da Reggio Emilia, dove il sindaco Vecchi ha promesso toilette speciali per tutti, ma soprattutto dai Pride che si rivelano sempre feste divertenti e piene di vita.

Ma se a questo inutile risultato si è infine giunti (vi risparmio in questa sede le opinioni in merito ai tempi di Tondelli e di Pannella) quelli del Cassero lo debbono soprattutto alla ragazza di parrocchia, alla temibile cattolica Soncini, una che, pensate un po’, è talmente abituata a dare scandalo da mettersi perfino a dialogare con i vescovi.