Giovedì 16 giugno la giudice per le indagini preliminari del tribunale di Modena Eleonora Pirillo si è riservata in merito alla convalida dell’arresto di Salvatore Montefusco, l’imprenditore edile di 69 anni accusato del duplice omicidio pluriaggravato della moglie Gabriela Trandafir, 47 anni, e della figlia della donna Renata Alexandra, 22 anni, uccise lunedì scorso a colpi di fucile nella villetta residenziale in cui vivevano a Cavazzona, frazione nelle campagne di Castelfranco Emilia, in provincia di Modena.
Nel corso dell’udienza, avvenuta all’interno del carcere modenese Sant’Anna, Montefusco ha confermato quanto aveva già dichiarato davanti al pubblico ministero nei giorni scorsi, ammettendo le proprie responsabilità ma accennando anche a presunte vessazioni che l’uomo avrebbe subìto dalle due donne nell’ultimo anno.
La pm Francesca Graziano ha chiesto la convalida dell’arresto dell’indagato e la custodia cautelare in carcere, mentre l’avvocato difensore dell’uomo ha chiesto che al suo assistito siano concessi gli arresti domiciliari a casa di una delle tre figlie che l’imprenditore aveva avuto da un precedente matrimonio.







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