L’amministrazione comunale di Bologna ha deciso di introdurre, a partire dal prossimo settembre, la dieta halal nelle mense scolastiche cittadine. In arabo “halal” significa “lecito, permesso” e si riferisce – tra le altre cose – a tutto ciò che è consentito consumare secondo la legge islamica: il cibo halal, quindi, è quello conforme a queste regole, che riguardano non solo gli ingredienti ma anche i processi di produzione e preparazione degli alimenti.
La decisione del Comune di Bologna ha immediatamente generato polemiche. Tra le voci che si sono sollevate contro questa scelta ci sono anche quelle della deputata Rosaria Tassinari, coordinatrice regionale di Forza Italia in Emilia-Romagna, e di Giuseppe Pagliani, responsabile per il settore agroalimentare di Forza Italia Emilia-Romagna.
“Sul piano dell’inclusività, pur riconoscendo l’importanza dell’integrazione culturale, riteniamo necessario che ogni iniziativa di questo tipo sia caratterizzata da principi di piena equità. Non si può parlare di vera inclusione se si privilegiano alcune confessioni religiose a discapito di altre. L’amministrazione pubblica deve garantire pari dignità a tutte le comunità presenti sul territorio”.
Sul piano della filiera agroalimentare, ha aggiunto Pagliani, “come responsabile del settore agroalimentare regionale di Forza Italia sottolineo l’importanza di salvaguardare la tradizione culinaria emiliano-romagnola e italiana, patrimonio culturale e gastronomico riconosciuto in tutto il mondo. Le nostre eccellenze agroalimentari rappresentano non solo un valore economico ma anche identitario per il territorio”.
La giunta Lepore, secondo Pagliani, “ha annunciato questa decisione senza fornire ai cittadini bolognesi un’analisi dei costi aggiuntivi che comporterà. La certificazione halal richiede procedure specifiche, controlli dedicati e fornitori specializzati. Chi pagherà questi costi extra? Ovviamente i contribuenti bolognesi, che si vedranno costretti a finanziare una scelta ideologica che privilegia una specifica confessione religiosa a discapito di tutte le altre. Il gestore del servizio di refezione scolastica ha già dovuto selezionare un fornitore italiano specifico per garantire prodotti certificati halal. Questo significa costi aggiuntivi di approvvigionamento, catene di distribuzione parallele e procedure burocratiche più complesse. Tutto a carico della collettività”.
Per Tassinari e Pagliani “non si tratta di chiusura verso le diversità culturali, ma di difendere principi fondamentali. La scuola pubblica deve essere laica e deve valorizzare la cultura del territorio in cui opera. Se si vuole davvero parlare di inclusione, questa deve essere completa e non selettiva. Non si può utilizzare la ristorazione scolastica come strumento di propaganda multiculturale, penalizzando chi ha costruito l’identità gastronomica di questo territorio nei secoli. L’Emilia-Romagna è la regione italiana con il maggior numero di prodotti Dop e Igp riconosciuti dall’Unione Europea. I nostri Consorzi di tutela lavorano quotidianamente per promuovere l’eccellenza italiana nel mondo. È inaccettabile che un’amministrazione comunale del nostro territorio mandi un segnale così negativo verso queste eccellenze. Forza Italia continuerà a vigilare affinché le scelte amministrative siano sempre improntate ai principi di buon governo, trasparenza e rispetto dell’identità del nostro territorio”.







Passo dopo passo, ma a forte velocità, verso l’islamizzazione, indiscutibile conquista di civiltà. Questi amministratori offuscati dal desiderio di assicurarsi nuovi voti purchessia stanno trasformando la nostra civiltà in una teocrazia oscurantista in cui ci saranno i fedeli da addomesticare o sopprimere. Che bello poi sapere che la macellazione halal prevede lo sgozzamento degli animali ancora VIVI. Siamo avanti, verso il burrone avanti tutta.
nonostante siano oramai decenni in cui e’ evidente la tendenza autodistruttiva della societa’ occidentale, non riesco a farmene una ragione di come siamo capaci di correre
sempre piu’ forte verso l’annientamento….
Non ho parole!
E così, invece della clean meat, carne coltivata, cruelty free…ecco che arriva l’ hallal: complimenti! Un vero progresso in linea con codesto scellerato governo in controtendenza a quello che doveva essere il vento nuovo del cambiamento…una ventata d” aria fresca… per una nazione allevamento: Italia caduta sempre più in basso!!
Danimarca avanti !!!👍