La Regione Emilia-Romagna ha deciso di mettere a disposizione di Comuni e Unioni di Comuni 500.000 euro – attingendo dalla raccolta fondi regionale per l’Ucraina, che ha superato i due milioni e 230.000 euro di donazioni – per progetti destinati alle persone arrivate nel territorio emiliano-romagnolo dopo essere scappate dalla guerra nel paese dell’est Europa.
La giunta regionale ha dato il via libera a una “manifestazione di interesse” per progetti speciali di accoglienza sulla scia della legge regionale “Misure urgenti di solidarietà in favore della popolazione ucraina”, approvata lo scorso 8 aprile, che ha definito l’utilizzo e la ripartizione di buona parte dei fondi disponibili.
Le risorse a disposizione sono così suddivise: fino a 200.000 euro per il sostegno alla frequenza delle mense scolastiche, fino a 150.000 euro per la promozione dello sport come veicolo di integrazione sociale, fino a 100.000 per la promozione della cultura come integrazione sociale e portatrice dei valori della pace, fino a 50.000 euro per l’acquisto di libri in lingua ucraina da mettere a disposizione delle biblioteche comunali o delle ludoteche della regione.
Sul fronte sportivo la Regione ha individuato come prioritarie due azioni: l’emissione di voucher da 200 euro per favorire la frequenza di attività sportive e il riconoscimento di rimborsi spese per l’ospitalità di squadre ucraine e di atleti e atlete di nazionalità ucraina presso strutture del territorio emiliano-romagnolo. Sul fronte culturale, invece, le azioni prioritarie riguardano l’emissione di voucher da 200 euro per favorire la frequenza di attività culturali come corsi di musica, teatro e danza e il riconoscimento di rimborsi spese per l’ospitalità di artisti e artiste provenienti dall’Ucraina presso strutture del territorio emiliano-romagnolo.
Comuni e Unioni di Comuni hanno tempo fino alle ore 16 del 5 agosto per presentare i progetti, che dovranno riguardare almeno due di questi ambiti di intervento (e fino a un massimo di quattro) e dovranno concludersi entro e non oltre il 31 dicembre di quest’anno. Le domande dovranno essere compilate e trasmesse online.
L’importo finanziabile potrà essere pari anche al 100% delle spese considerate ammissibili (effettuate a partire dal primo marzo). Il contributo massimo che può essere richiesto per ogni singolo progetto è di 25.000 euro per le città capoluogo di provincia e di 15.000 euro per tutti gli altri comuni e le Unioni di Comuni.
“Con queste risorse – ha sottolineato la vicepresidente della Regione con delega alla cooperazione internazionale Elly Schlein – prosegue l’impegno della Regione Emilia-Romagna nel dare risposta all’emergenza umanitaria che ormai da febbraio riguarda milioni di persone. Grazie alla raccolta fondi regionale e alla generosità di tanti cittadini, imprese, associazioni ed enti che hanno donato e continuano a donare siamo in grado di destinare nuovi fondi ai Comuni e alle Unioni per promuovere progetti di accoglienza e inclusione sociale, culturale e sportiva. Siamo convinti che lo sport, la cultura e la scuola possano essere strumenti di accoglienza piena, dignitosa, di inclusione, aggregazione e di promozione della pace, soprattutto tra i più giovani”.
Alla data dell’8 luglio la raccolta fondi pro-Ucraina dell’Emilia-Romagna ha raggiunto quota 2.230.607 euro grazie alla generosità di 6.935 donatori.
È ancora possibile contribuire versando la somma desiderata con un bonifico bancario all’Iban IT69G0200802435000104428964, indicando come causale “Emergenza Ucraina”. Dall’estero, invece, il codice Bic Swift da usare è: UNCRITM1BA2. Il conto corrente è intestato all’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile dell’Emilia-Romagna, lo stesso già utilizzato in passato per fronteggiare altre emergenze nazionali e internazionali. Sul sito della Regione è possibile seguire l’andamento delle donazioni.
Ultimi commenti
"CEMENTO" MORI...come dicevano i latini....
Sarebbe interessante sapere quanti diritti edificatori ancora non soddisfatti ci portiamo dalle passate giunte.
Come precisato dall'assessore Pasini la responsabilità è della precedente Giunta (di "centrodestra"?)