Da sabato a Civica 15a una mostra sui fumettisti modenesi

Mostra_Ridere a fumetti il fermento continuo della scuola modenese

Inaugura sabato alle 16.30 (visitabile fino alle 19.30) la mostra “Ridere a fumetti: il fermento continuo della scuola modenese” e rimane aperta fino al 29 aprile presso Civica 15a, circolo Arci in via Roncaglia 15.

La data del 1° aprile meritava una celebrazione a Civica 15a e si è inteso farlo con uno “scherzo” per alleggerire il momento storico carico di tensioni con una risata, come cura dell’animo ma anche come ironica consapevolezza delle debolezze e miserie umane che spesso ci portano al disastro.

Si tratta della quarta mostra che Civica allestisce dalla sua apertura meno di un anno fa. Le precedenti erano state dedicate alla caricatura politica, alla street art e alla fotografia. Ora il fumetto aggiunge un altro genere che dialoga sul tema dell’attualità e per questo merita attenzione da parte di progetto culturale che intende promuovere la cittadinanza consapevole e partecipativa.

La mostra sarà accompagnata da due occasioni in cui i disegnatori, che fanno parte del gruppo “Fumettisti dal vivo”, disegneranno live degli sketch che i visitatori, se vorranno, potranno acquistare. L’introito sarà devoluto in beneficenza a favore della Casa per Anziani Ramazzini di via Luosi a Modena. I due pomeriggi dedicati saranno il 1° aprile e il 29 aprile, rispettivamente le date di inaugurazione e chiusura della mostra.

La mostra è stata curata, come le precedenti, da Fausto Ferri e Rossella Ruggeri.

 

Nella Modena del 1965 un giovanissimo Franco Bonvicini pubblicò su un giornale studentesco la breve storia di una nera macchia sghignazzante. Si chiamava Cattivik il nuovo character, e prendeva posto a fianco dei Gatti, un gruppo musicale che stava riscuotendo successo in quello stesso ambiente studentesco.

Era il mondo dei baby boomers, una generazione allora esplosiva, ricca di inventiva, scatenata nella voglia di sperimentare, di occupare gli spazi nuovi che ogni giorno apparivano all’orizzonte. Cinque anni più tardi Bonvi era diventato fumettista di professione e anche i Gatti avevano fatto strada: ora si chiamavano Equipe 84.

Bonvi si ricordò di Cattivik e lo propose come protagonista di una serie di short-stories. Il debutto ufficiale avvenne il 19 luglio 1970 sul Tiramolla.

La vita di Cattivik durò a lungo, adottato da Silver e affiancato da altri personaggi come Nick Carter, Lupo Alberto e Sturmtruppen che proponevano un fumetto umoristico con elementi satirici e grotteschi, nel quale vari sottogeneri come l’investigativo, l’horror e la denuncia sociale trovavano spazio fondendosi tra loro.

Non presumiamo di raccontare una storia notissima di cui tutti gli amanti dei fumetti conoscono i characters, le storie e gli altri autori che affiancarono Bonvi e Silver. Tanti infatti sono stati gli autori del fumetto modenese che negli anni hanno raccolto il testimone, basti pensare a Clod e Bonfa che diedero forma a personaggi di grande fama.

Ma veniamo all’oggi, quando una nuova generazione di fumettisti prosegue il filone umoristico, intrecciando l’horror con il quotidiano, il gioco linguistico con il richiamo all’ambientazione storica.

Il genere dell’umorismo disegnato non perde quindi la strada così bene segnata a Modena e introduce temi attuali, ma mantiene vivo il gusto per il gioco, per la creatività ironica e sogghignante, fino alla risata fragorosa, in un continuo fermento.

Abbiamo quindi Mariateresa Conte che propone accattivanti disegni da picture book per bambini, Marco Fontana che traduce in tavole di umorismo travolgente il lessico “immaginifico” dei commentatori sportivi e affronta il tema del generation gap nella serie Wondernonna, Andrea Manfredini che propone una storia di umorismo nero sull’onda del fumetto classico, Sara Mangialardi che affronta con ironia la quotidianità dei millennials nel contesto della segregazione rimbecillente da lockdown, Matteo Montanari che trasferisce l’umorismo in un’ambientazione storica-fantasy, e infine Paolo Ruini che gioca con parole e immagini, tra ambiguità e evocazione, con esiti molto divertenti.

Graficamente le tavole spaziano in termini di stile e tratto dall’essenzialità quasi grafica alla ricchezza nei dettagli, tra bianco-neri e colori sgargianti, con focus sull’esasperazione di un messaggio ironico sull’attualità, per questo mai banale.

 

CIVICA 15a è un nuovo circolo Arci che intende offrire possibilità di socialità, di cittadinanza partecipata e aperta a cittadine e cittadini, comitati e associazioni, per dare vita a Modena a tavoli tematici, gruppi di lavoro, mostre, laboratori e dibattiti. Uno spazio per chi ha interesse per il nostro territorio e la sua realtà sociale e che, approfondendo la conoscenza dei problemi, sceglie e s’impegna per migliorare la vita di tutti e tutte.

po non basta mai”.

 

INFORMAZIONI

Fuori dal centro/al dettaglio (MOSTRA)

Dall’1 al 29 aprile 2023

 

Orari: dalle 17 alle 19, mercoledì, giovedì, venerdì – dalle 16.30 alle 19.30 sabato

info: Tel.335.171.6732

ingresso libero