Il crollo delle presenze turistiche a Reggio, certificato dai dati 2024 sugli incassi derivanti dalla tassa di soggiorno, in crescita in molte parti d’Italia ma non a Reggio, dove anzi è stato registrato un segno fortemente negativo (-10%) rispetto all’anno precedente, ha rinvigorito la polemica sulla gestione del turismo nella città del Tricolore.
Per Fratelli d’Italia questa “è l’ennesima prova dell’incapacità dell’amministrazione comunale di promuovere il potenziale attrattivo del territorio. Dopo un 2024 disastroso, anche il 2025 segna un ulteriore declino, frutto di una gestione miope e priva di una strategia per valorizzare le ricchezze della provincia, da Matilde di Canossa a Castelnovo ne’ Monti fino alle meraviglie della Bassa reggiana. Denunciamo con forza questo fallimento e chiediamo una rivoluzione immediata per rilanciare il turismo reggiano”.
“Il declino del turismo a Reggio è il risultato di un’amministrazione che non crede nel potenziale del nostro territorio” secondo Cristian Paglialonga, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale, che ha ricordato un episodio in particolare: “La recente pubblicazione su National Geographic Italia (lo scorso maggio) di un progetto dedicato a Matilde di Canossa, realizzato da tre professionisti reggiani, di cui due di fama internazionale, ha suscitato enorme interesse; eppure l’amministrazione comunale, pur informata di questa iniziativa, non ha creduto nel suo valore e non ha fatto nulla per trasformarla in un’opportunità turistica per Reggio. Al contrario, il progetto si è concretizzato in un’esposizione di sei mesi presso il museo di Revere, in provincia di Mantova, arricchita da eventi collaterali, con il patrocinio della Regione Lombardia, della Provincia di Mantova e delle diocesi di Reggio e Mantova e con il sostegno di importanti sponsor reggiani”.
Questo evento, che sta attirando migliaia di visitatori, per Paglialonga “dimostra il potenziale di Matilde di Canossa come attrazione turistica; ma Reggio, per incapacità amministrativa, ha lasciato che un’altra città capitalizzasse il nostro patrimonio storico. È inaccettabile che lo Iat di Reggio offra informazioni carenti su una figura così centrale per il nostro territorio, mentre altre province investono nella sua promozione. A questo si aggiunge il flop del Polo della moda, un progetto che avrebbe potuto posizionare Reggio sulle passerelle internazionali, portando il nome della città nel mondo. La sua mancata realizzazione è l’ennesima occasione persa, un simbolo della miopia di questa giunta”.
Ancora più dura è la condanna del consigliere comunale di Fratelli d’Italia Lorenzo Melioli, che è anche presidente provinciale di Agriturist: “Il crollo del turismo reggiano è il risultato di un’amministrazione che ha fallito su tutti i fronti, incapace di valorizzare le nostre eccellenze. La chiusura delle Fiere ha azzerato un volano economico che per anni ha riempito gli alberghi, mentre il flop del Polo della moda ha privato Reggio di un’opportunità per brillare sulle passerelle internazionali. L’Arena Campovolo, con soli due o tre eventi all’anno, non genera un indotto sufficiente per sostenere alberghi e agriturismi, che sopravvivono a fatica. Il caso di Matilde di Canossa è emblematico: un progetto di caratura internazionale, supportato da professionisti reggiani e da una pubblicazione su National Geographic, è stato ignorato da un’amministrazione che, in alcuni casi, ha persino messo in discussione il legame tra Matilde e Reggio. Mentre Mantova trasforma questa iniziativa in un evento di richiamo globale, Reggio resta esclusa, priva di strategie per promuovere il proprio patrimonio”.
Le bellezze di Canossa, della collina e della Bassa reggiana “sono un tesoro unico, ma senza una regia unica che unisca Comune, Provincia, Camera di commercio e privati, resteranno invisibili. Eventi autoreferenziali come i ‘Mercoledì da Leoni’, che non portano turisti a pernottare, e l’assenza di marketing per la Reggia di Rivalta condannano Reggio al declino. La scarsità di informazioni utili presso i punti d’accesso alla città completa un quadro desolante, che rende l’esperienza dei visitatori insoddisfacente. Basta con l’incompetenza: il turismo reggiano deve essere reinventato con persone capaci, che promuovano il territorio a livello nazionale e internazionale. Non possiamo accettare che i turisti visitino Canossa e poi dormano a Modena, Parma o Mantova perché Reggio non sa attrarli”.
Fratelli d’Italia ha chiesto all’amministrazione comunale “di abbandonare l’autoreferenzialità e di investire in una strategia turistica che metta al centro le eccellenze del territorio. È indispensabile creare una cabina di regia unica che coordini la promozione, coinvolgendo strutture ricettive, agriturismi e realtà locali, per trasformare Reggio in una destinazione attrattiva”.







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