Meta System, a rischio 450 posti a Reggio

cgil_a

Quasi settecento posti di lavoro a rischio alla Meta System di Reggio Emilia (450 dipendenti) e di Mornago, nel Varesotto (circa 200 impiegati), azienda che produce schede per batterie di auto elettriche (tra i clienti anche il gruppo Stellantis, Bmw, Porsche, Volpo e Unipol, per quest’ultima realizza le ‘scatole nere’ per assicurazioni’).

La proprietà – composta dalla multinazionale cinese ‘Deren’ oltre ad altri tre fondi di investimento sempre del Paese asiatico – si è vista respingere dal tribunale fallimentare reggiano la domanda di ‘composizione negoziale della crisi’ rilevando “l’infondatezza di una soluzione finanziaria di ricapitalizzazione e l’inesistenza di un piano di rilancio”.

Stando ai dati forniti, la nuova proprietà – che ha rilevato l’azienda nel 2015 investendo 300 milioni – versa in uno stato debitorio di 235 milioni verso i creditori, in gran parte fornitori, anche a causa dei problemi del settore automotive.

Mobilitazione con un pacchetto di cinque giorni di sciopero per chiedere garanzie sui posti di lavoro all’azienda in crisi.

Anche sindaco e vicesindaco al picchetto. Al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori, in queste difficili ore in cui si gioca il futuro di una storica azienda reggiana, il Sindaco di Reggio Emilia Marco Massari – insieme al vice sindaco Lanfranco de Franco – ha partecipato questa mattina al presidio permanente davanti all’ingresso dell’headquarter della Meta System, in via Galimberti a Reggio.

“La città è con voi – ha detto il sindaco – per sollecitare l’apertura di un tavolo di crisi a livello ministeriale nel più breve tempo possibile. E’ importante esserci oggi; serve prorogare subito l’accordo di solidarietà in essere; c’è un grande capitale di competenze e di persone da preservare.
Dobbiamo essere uniti anche in questo momento di difficoltà: lavoratori, sindacati, istituzioni e tutte le forze politiche per chiedere a gran voce una trattativa trasparente con i potenziali acquirenti e il blocco dei licenziamenti.
A livello politico, serve compattezza e unità d’intenti, serve il coinvolgimento di tutti senza distinzioni di bandiera, perché tentare di salvare la Meta System significa tentare di preservare un valore della nostra città”.