Il sindaco di Correggio Fabio Testi è intervenuto sui recenti casi di aggressione al personale avvenuti al Diagnosi e Cura dell’ospedale San Sebastiano: “Per prima cosa esprimiamo la nostra più profonda solidarietà e vicinanza agli operatori del diagnosi e cura vittime di aggressioni che ringraziamo per il lavoro che quotidianamente svolgono con professionalità e passione.
Come sindaco, assieme ai colleghi dell’Unione Pianura Reggiana e grazie alla disponibilità del presidente della Provincia Giorgio Zanni, abbiamo ottenuto l’inserimento di un punto sul tema del “Diagnosi e Cura a Correggio” nell’ordine del giorno della Conferenza territoriale sociale e sanitaria dello scorso settembre, per discutere e capire assieme ad Asl e ai Rappresentanti dei restanti territori provinciali quali soluzioni si potessero intraprendere per migliorare la situazione.
Partiamo dal presupposto che se il reparto è stato spostato a Correggio è perché questa era all’epoca la migliore delle soluzioni possibili, compatibilmente con risorse economiche e spazi disponibili, e nessuno oggi contesta tale scelta né pretende che dall’oggi al domani si sposti il Diagnosi e Cura.
Quanto è emerso in Ctss, ed è stato ribadito sulla stampa in settimana dalla dotterssa Marchesi, è che il ricollocamento a Reggio Emilia rappresenta la migliore soluzione possibile. Ma eravamo e siamo anche tutti consapevoli dei tempi non brevissimi necessari per tale soluzione, dettati dalla necessità di individuare una struttura idonea all’interno di un ospedale, attualmente non disponibile, oltre a risorse economiche per adeguare l’edificio alle prerogative di sicurezza previste dei reparti di Diagnosi e Cura.
Alla luce dell’escalation di episodi degli ultimi mesi credo che serva ora un tavolo di confronto tra Asl, istituzioni e forze dell’ordine per poter garantire agli operatori la necessaria sicurezza attraverso tempi certi e veloci di intervento delle forze dell’ordine in caso di necessità in modo da ripristinare un minimo di serenità per chi lavora quotidianamente a contatto con persone con fragilità di questo genere, temporanee o permanenti, più o meno gravi, garantendo un servizio fondamentale per la Comunità, in particolare per le famiglie dei pazienti.
È evidente che le forze dell’ordine del solo territorio di Correggio non possono fare fronte da sole alle dinamiche del “Diagnosi e Cura”, reparto che fornisce risposte a un territorio ben più vasto; serve la collaborazione, l’unione delle forze per tutelare gli operatori di questo servizio indispensabile per il territorio a prescindere da dove sia collocato.
Colgo l’occasione, a nome dei sindaci dell’Unione, per ringraziare il corpo di polizia Locale per il lavoro svolto con abnegazione in questi anni, a supporto del reparto Diagnosi e Cura, anche attraverso attività e interventi non semplici, con notevole dispendio di risorse umane e conseguenti ricadute sul servizio ordinario che ne ha ovviamente risentito a livello locale, consapevoli di dare una risposta alle esigenze di un servizio di sanità sovradistrettuale”.
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Stato di abbandono? Io direi più atti di vandalismo...
Sono sempre più vergognosi senza un briciolo di pudore ,superpagati per scaldare le poltrone e non per risolvere i problemi reali della gente !
La sinistra vuole solo governare non pensa le cose importanti per gli italiani anche se non è in grado di farl: pur di avere voti […]