Coronavirus. Tutta Italia è zona protetta

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“E’ il momento della responsabilità. Non possiamo abbassare la guardia”. Così il premier Giuseppe Conte parlando delle nuove misure contro il coronavirus tra le quali spicca il superamento delle zone rosse per passare invece a un’unica zona protetta per l’Italia intera.

Le misure “Il provvedimento si intitola ‘io resto a casa’. Non abbiamo più tempo, dobbiamo rinunciare tutti a qualcosa, lo dobbiamo fare tutti e subito”. Disposto il divieto di assembramenti su tutto il territorio, è guerra alla movida. Tutto il Paese diventa zona protetta e non ci potrà essere “nessuno spostamento se non per comprovati motivi di lavoro o ragioni di salute e abbiamo aggiunto il divieto di assembramento all’aperto o in locali all’aperto”. Tra i casi di necessità che consentono gli spostamenti c’è anche la spesa per generi alimentari. Lo precisano fonti di Palazzo Chigi, spiegando che dunque che la limitazione ai movimenti delle persone, estesa questa sera a tutto il territorio nazionale, non riguarda la necessità di uscire di casa per andare a fare la spesa.

“Le nuove misure sono nel Dpcm che sto per firmare e andrà in Gazzetta stasera. Martedì mattina saranno in vigore. La procedura è regolare. Ho sentito, su proposta del ministro della Salute, tutti gli altri ministri competenti. Abbiamo sentito anche i presidenti delle Regioni, in particolare il presidente della Conferenza delle regioni Bonaccini e tutti hanno condiviso la necessità di estendere a tutta la penisola un unico regime. Chiaramente ho informato anche il presidente della Repubblica di questa iniziativa”.
Il governo potrebbe chiedere all’Ue ulteriori margini di flessibilità sul deficit. “Abbiamo concordato una richiesta di scostamento per 7,5 miliardi, stiamo ragionando sulla possibilità di precostituirci una richiesta un po’ più elevata ma non voglio anticipare nulla il che non significa di utilizzare subito questa disponibilità”.

“Stiamo avendo crescita importante dei contagi e delle persone decedute. Non possiamo consentire che proseguano le gare del campionato di calcio, dispiace dirlo, ma i tifosi devono prenderne atto. Dovranno rimanere chiuse le palestre per lo svolgimento di attività sportive”.

“In tutta Italia l’attività di scuole di ogni ordine e grado e delle università è sospesa fino al 3 aprile”. Il contenuto del Dpcm entra in vigore martedì.