Consiglio comunale: a Stu Reggiane 1,5mln

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Il Consiglio comunale di Reggio Emilia ha approvato – con 17 voti favorevoli (Pd e Articolo 1-Mdp), 9 voti contrari (Forza Italia, Alleanza civica per Reggio Emilia, Movimento 5 Stelle e Gruppo Misto) e un astenuto (Sinistra Italiana) – il conferimento di capitale in Stu Reggiane spa per 1,5 milioni di euro, previsti e stanziati con delibera di Bilancio 2019 del Consiglio comunale, nell’ambito dell’attuazione del Pru_Ip-Bando periferie Reggiane-Santa Croce, programma di riqualificazione urbana che prevede la realizzazione di opere poste a servizio dell’ambito di riqualificazione dell’area Reggiane e del quartiere di Santa Croce.

La somma, come ha detto l’assessore a Bilancio, Società partecipate e Sviluppo economico Daniele Marchi, “va a copertura delle spese anticipate e in buona parte già sostenute da Stu Reggiane spa, come previsto dalla specifica convenzione con il Comune di Reggio Emilia ed essendo la partecipata il soggetto attuatore del Pru, in relazione a specifici interventi all’interno del complesso industriale dismesso.

“Tra questi interventi – ha spiegato Marchi – l’esecuzione, in luogo della Fantuzzi immobiliare srl, delle spese per l’adozione delle misure di sicurezza necessarie a precludere l’accesso indiscriminato all’interno degli immobili situati tra via Agosti, viale del Partigiano e il sedime della rete ferroviaria, al fine di ridurre i rischi per l’integrità fisica delle persone e per la sicurezza urbana.

“La somma servirà inoltre per il finanziamento di investimenti a beneficio dell’intero ambito di riqualificazione. Fra queste, l’estensione delle aree di verde pubblico e delle infrastrutture per la mobilità del comparto al fine di migliorare l’accessibilità al quartiere (con particolare riguardo alle attività scolastiche presenti al Centro internazionale Loris Malaguzzi); la bonifica e messa in sicurezza di immobili; l’implementazione dell’impianto antincendio del Tecnopolo, la realizzazione di una vasca di laminazione delle acque piovane”.

Novità vi sono anche sul piano dei rapporti con il governo nazionale, rispetto alla Convenzione che consente di attuare il programma di rigenerazione delle aree urbane e periferie.

“Con un mese di ritardo rispetto a quanto previsto dalla legge Finanziaria – ha sottolineato l’assessore Marchi – la Presidenza del Consiglio dei ministri ha formalizzato l’aggiornamento della Convenzione, atto necessario dopo il dietrofront del governo la scorsa estate, col decreto Milleproroghe. L’aggiornamento, prossimamente all’attenzione della giunta comunale, sblocca definitivamente le opere già programmate, pur immettendo alcune gravi complicazioni: sul piano finanziario, non verrà più erogata l’anticipazione del 20% inizialmente prevista, così come le economie in sede di gara verranno trattenute al livello centrale e non più lasciate ai territori; infine, sul piano della programmazione degli interventi, si teme che i crono-programmi a suo tempo depositati e approvati non vengano riallineati con la sospensiva di diversi mesi causata dallo stop originario del governo in carica. Per questi motivi Anci è stata puntualmente attivata dai diversi Comuni, al fine di ottenere i riconoscimenti dovuti. Grazie all’avanzamento della progettazione e all’impegno operativo di Stu Reggiane spa, a Reggio Emilia le conseguenze negative di queste novità si prevede dovrebbero essere attenuate rispetto ad altre realtà”.