La Guardia di Finanza di Bologna, dando esecuzione a un provvedimento emesso dalla sezione penale del tribunale di Reggio, ha confiscato beni per un valore complessivo di oltre nove milioni di euro appartenenti a Patrizia Gianferrari, imprenditrice di 65 anni, già pluripregiudicata per reati di natura economico-finanziaria e ora accusata di evasione fiscale.
L’indagine, coordinata dalla procura di Reggio e diretta dal gruppo Gico delle Fiamme gialle, ha fatto emergere una marcata sproporzione tra i redditi – pressoché inesistenti – formalmente riconducibili alla donna e al suo nucleo familiare e il patrimonio immobiliare che è stato trovato nella loro effettiva disponibilità: per questo motivo sono stati confiscati una villa, abitazioni, autorimesse, terreni e compendi aziendali di società operanti nei settori immobiliare e del commercio all’ingrosso di materiale plastiche tra le province di Reggio, Modena, Rimini, Milano e Padova.
La donna, originaria di Sassuolo (in provincia di Modena) ma per lungo tempo residente a Castellarano, è attualmente agli arresti domiciliari in una casa di cura in provincia di Como. Negli ultimi 32 anni è stata condannata – in diversi casi anche in via definitiva – per reati che spaziano dall’estorsione alla minaccia, dalla calunnia al falso ideologico e materiale, dall’evasione/elusione fiscale a truffa e bancarotta fraudolenta (anche tramite fatture emesse per operazioni inesistenti); reati commessi, anche se in forma associativa, tra Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, Toscana e Umbria.
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La minuscola Libreria del Teatro .... enorme baluardo.
Esiste sul filo rosso che ha attraversato Reggio Emilia il docufilm di Fasanella Pannone "Il sol dell'avvenire", ad ogni modo condoglianze alla famiglia.
GRANDE. IL PCI E IL PD lo hanno emarginato. Adesso vede la Verità.