“È indispensabile, oggi più che mai, dotare la città e il territorio di un nuovo casello autostradale sulla A1 Milano-Napoli, collocato tra Reggio Emilia e Modena nord”: è questa, in sintesi, la richiesta di Roberta Anceschi, presidente di Confindustria Reggio Emilia, che ha firmato un articolato intervento per sottolineare la necessità e l’urgenza di una modifica al tratto emiliano dell’Autostrada del Sole.
“L’attrattività, lo sviluppo e l’adeguata infrastrutturazione del territorio sono per Confindustria Reggio Emilia requisiti indispensabili per garantire, al sistema produttivo locale e alle comunità, opportunità e collegamenti efficienti”, ha scritto Anceschi.
Nel corso degli ultimi decenni a Reggio, ha ricordato la presidente di Confindustria, “sono state realizzate infrastrutture importanti che ne hanno migliorato le connessioni a livello regionale, nazionale e internazionale, oltre ad aver distinto la città per la presenza di architetture di alto profilo. Ci riferiamo, in particolare, alla stazione AV Mediopadana, ai ponti di Calatrava, alle opere di adduzione viarie, alla nuova tangenziale nord in fase di completamento e ad altre ancora”.
Reggio, ha sottolineato ancora Anceschi, “si colloca tra le province italiane a maggior vocazione produttiva, con forti dinamiche internazionali e con un’importante quota di export. Non solo la città capoluogo, ma tutti i principali comuni della cintura ospitano distretti produttivi di eccellenza: dalla meccanica alla meccatronica, dall’abbigliamento alla gomma-plastica, all’alimentare”.
La strategicità del nuovo casello autostradale tra Reggio Emilia e Modena nord, peraltro, è già contemplata anche nel Piano regionale integrato dei trasporti (Prit) 2025, approvato alla fine del 2021 dalla Regione Emilia-Romagna: il casello dovrebbe essere posizionato tra le località di Gavassa e Prato.
Secondo Anceschi, “oggi chi proviene da Bologna o dal Brennero per accedere al quadrante est della città e della pianura reggiana deve uscire al casello di Modena nord e attraversare arterie urbane già sature, con impatti negativi su tempi di percorrenza e qualità dell’aria. Il nuovo casello ridurrebbe questi flussi, creando un collegamento diretto e veloce anche verso le aree produttive e una maggior fluidità verso la stazione Mediopadana”.
“Chiediamo – ha concluso la presidente degli industriali reggiani – che tutti gli enti preposti (società Autostrade per l’Italia, Regione Emilia-Romagna, Provincia di Reggio Emilia e i Comuni interessati) riaprano il dibattito in merito alla cogente necessità di realizzare il nuovo casello autostradale. Confindustria Reggio Emilia c’è”.







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