Cimice asiatica, in Emilia-Romagna arrivano i primi indennizzi per il settore dell’ortofrutta

mele rovinate cimice asiatica

Da metà gennaio, dopo le reiterate richieste del mondo produttivo, è attesa una boccata d’ossigeno per i produttori ortofrutticoli dell’Emilia-Romagna: a giorni, infatti, alle aziende agricole arriveranno gli indennizzi per i danni causati nel 2019 dalla cimice asiatica, pari complessivamente a circa 40 milioni di euro per il 2020 (su un totale di 63 milioni nel triennio 2020-2022) che permetteranno a migliaia di imprese agricole di continuare la propria attività.

A queste risorse si aggiungeranno i 4 milioni messi a disposizione dal bando della Regione Emilia-Romagna (nell’ambito del Psr 2014-2020) per l’acquisto di difese attive contro gli eventi climatici, come ventilatori e/o bruciatori con funzione antibrina.

Nella legge di bilancio, inoltre, il governo ha previsto altri 70 milioni per il fondo di solidarietà nazionale, risorse che le cooperative agroalimentari emiliano-romagnole auspicano possano essere utilizzate principalmente a parziale copertura dei danni causati dalle gelate primaverili alle aziende ortofrutticole della regione.

Soddisfatti il presidente di Confcooperative FedAgriPesca Emilia-Romagna Carlo Piccinini il presidente di Legacoop Agroalimentare Nord Italia Cristian Maretti: “L’impegno preso dall’assessore regionale Mammi per garantire un’erogazione in tempi più rapidi è stato mantenuto, dopo che la cooperazione agroalimentare e l’intero mondo agricolo avevano chiesto queste risorse sin dall’autunno del 2019 per poi invocare nei mesi scorsi un’accelerazione delle erogazioni. Queste risorse, che pure non coprono gli enormi danni causati dall’insetto, rappresentano una boccata d’ossigeno per un comparto regionale in grave difficoltà. La Regione Emilia-Romagna, a seguito di positivi e prolifici confronti con le realtà associative, si è dimostrata interlocutrice attenta, disponibile e propositiva e siamo soddisfatti per l’impegno profuso a sostegno dei produttori ortofrutticoli”.

Anche sul fronte delle gelate primaverili, che hanno compromesso le produzioni estive (in particolare le drupacee) e hanno causato danni anche a quelle autunnali e invernali, si aprono spiragli positivi: “Dopo i 20 milioni già previsti per coprire i gravissimi danne delle gelate emiliano-romagnole ci auguriamo che una quota rilevante dei 70 milioni del fondo di solidarietà nazionale venga destinata all’Emilia-Romagna, dato che i principali danni da gelate si sono verificati nella nostra regione”, hanno sottolineato Piccinni e Maretti.

“Complessivamente ci troviamo di fronte a risorse rilevanti per l’ortofrutta regionale che, in particolare dopo un biennio difficile come quello appena concluso, testimoniano la vicinanza delle istituzioni regionali al mondo produttivo e, al tempo stesso, il riconoscimento del ruolo che il comparto ortofrutticolo riveste per l’economia emiliano-romagnola”.