Nella tarda mattinata di martedì primo marzo i carabinieri di Reggio hanno arrestato un uomo di 35 anni con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. A far convergere le attenzioni dei militari su di lui sono stati alcuni cittadini di Casalgrande: l’uomo, infatti, seppur disoccupato guidava una Bmw X6 aggirandosi spesso senza apparente motivo nella zona industriale del comune del comprensorio ceramico reggiano. Una presenza che ha insospettito alcuni residenti, i quali hanno segnalato la circostanza ai carabinieri.
I militari, ipotizzando una possibile attività di spaccio, hanno prima effettuato alcuni servizi di osservazione (con un’auto civetta e carabinieri in abiti borghesi), poi sono intervenuti fermando per un controllo l’auto corrispondente alla descrizione fornita dai cittadini. Il conducente, durante la perquisizione, è stato trovato in possesso di oltre 70 dosi di cocaina, gran parte delle quali erano state nascoste all’interno delle mutande indossate dall’uomo in quel momento.
La perquisizione, a quel punto, è stata estesa anche all’abitazione del trentacinquenne, residente a Castellarano, sempre in provincia di Reggio: qui i carabinieri hanno trovato un bilancino di precisione per pesare le dosi e quasi 22.000 euro in contanti, nascosti nelle pagine di alcuni libri e ritenuti il ricavato dell’attività di spaccio.
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Là Cgil pensi ai soldi spesi da Landini x la comunicazione e ai suoi dipendenti licenziati e poi può parlare
Spero non fosse Max Mara
Condivido la succinta ma chiara analisi del Signor Campani. Saltando di palo in frasca, credo di riconoscere in lui un mio esemplare alunno di prima media