I carabinieri del nucleo operativo radiomobile della compagnia di Borgo Panigale hanno denunciato un ragazzo di 28 anni di Castel Maggiore, nel Bolognese, con l’accusa di simulazione di reato.
L’indagine è partita dalla segnalazione della sua scomparsa da parte della compagna: lunedì 3 maggio, infatti, il giovane non si era presentato al lavoro (nella ditta del suocero), facendo preoccupare la partner, che non riuscendo a contattarlo in nessun modo ha allertato i carabinieri chiamando il 112.
Le ricerche, senza esito, sono proseguite per tutto il giorno fino alla tarda serata, quando il ragazzo è tornato a casa sostenendo di essere stato sequestrato da un gruppo di persone che, a bordo di una Mercedes, gli avrebbero tagliato la strada mentre si stava recando al lavoro. Secondo la versione della presunta vittima, sarebbe stato picchiato e rinchiuso in una roulotte, rimanendo segregato per lunghe ore finché, per liberarlo, i sequestratori lo avrebbero costretto a prelevare 500 euro a un bancomat e a pagarsi da solo il riscatto.
Il racconto, apparso fin da subito lacunoso, ha insospettito i carabinieri e il 28enne, dopo alcune domande, è crollato e ha confessato di essersi inventato tutta la storia per nascondere alla convivente (per timore che quest’ultima si arrabbiasse) di aver perso i 500 euro – che sarebbero dovuti servire per pagare alcune bollette – giocando alle slot machine.
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