Procura chiede la radiazione di Portanova

Portanova Reggiana

Nuovo colpo di scena nella vicenda del calciatore Manolo Portanova, di proprietà del Genoa ma attualmente in prestito alla Reggiana in serie B, che, dopo essere stato condannato in primo grado a sei anni di reclusione per violenza sessuale di gruppo, ora rischia  la radiazione dal mondo del calcio. Oggi la Procura generale dello Sport presso il Collegio di garanzia del Coni ha infatti richiesto per il calciatore una squalifica di 5 anni con proposta di radiazione.

Nonostante la sentenza di condanna (in primo grado), finora Portanova ha potuto continuare a giocare – pur tra le polemiche a Reggio – dopo che in estate la Corte d’Appello della Figc ha ribadito che nel calcio italiano non esiste una norma che punisca a livello sportivo un reato così grave. Contro questa decisione, però, il procuratore generale dello sport Ugo Taucer e il procuratore nazionale Marco Ieradi hanno presentato ricorso di fronte al Collegio di Garanzia del Coni, in pratica la Cassazione della giustizia sportiva italiana. Dove oggi è stata presentata la pesantissima richiesta.

Dopo la condanna per stupro di gruppo del dicembre 2022, Portanova era stato messo fuori rosa dal Genoa e la Procura generale dello Sport (cioè il Coni) aveva chiesto alla Federcalcio di valutare le ricadute sportive della nota vicenda di cronaca: Portanova è stato infatti condannato (ripetiamo: in primo grado) per aver “nella notte tra il 30 e il 31 maggio 2021, in concorso con altri soggetti (due parenti e un amico, ndr), ma ciascuno di essi con un proprio autonomo apporto causale, abusato sessualmente di costei inducendola con violenza a compiere e/o subire atti sessuali, nonché, nell’occasione colpito – altresì – la stessa con forza in più parti del corpo, scattando foto e riprendendola durante gli abusi esercitati”.

Lo scorso febbraio la Procura Figc aveva comunicato l’archiviazione, causando un primo ricorso da parte del Coni. Stesso esito a maggio, prima nel merito, poi per scadenza dei termini. Tanto che a giugno la Procura generale dello Sport aveva deciso di avocare il procedimento, costringendo di fatto la Federazione a celebrare il processo. Ad agosto era arrivata l’ultima (oggi la penultima…) parola in appello: Portanova, condannato dalla giustizia ordinaria, non è colpevole di fronte alla giustizia sportiva, perché: “l’ordinamento federale non conosce una norma sanzionatrice di condotte pur assolutamente riprovevoli come quella ascritta al reclamato”.