Caso aMo, Lega di Modena all’attacco: “Vergogna politica targata Pd”

Guglielmo Golinelli Lega Modena – LM

L’11 luglio Stefano Reggianini, coinvolto nella vicenda del “buco” da oltre 500.000 euro scoperto nei mesi scorsi all’Agenzia per la mobilità di Modena, di cui è stato amministratore unico dal luglio del 2022 al giugno di quest’anno, ha rassegnato le proprie dimissioni dal ruolo di segretario della federazione provinciale del Partito Democratico di Modena; poche ore prima si era dimesso anche Alessandro Di Loreto, ormai ex assessore all’urbanistica e ai trasporti del Comune di Carpi, che era direttore di aMo all’epoca dei fatti.

Sulla vicenda è arrivato un attacco durissimo da parte di Guglielmo Golinelli, segretario provinciale della Lega di Modena: “Quanto sta emergendo sul caso aMo è gravissimo. Non parliamo solo di un ammanco di mezzo milione di euro, ma del sospetto fondato di un sistema clientelare incrostato tra Partito Democratico e gestione delle partecipate. Un intreccio opaco di porte girevoli, silenzi compiacenti e controlli mancati”.

“Altro che ‘malagestione’: la gestione della cosa pubblica ridotta a ‘cosa nostra’. Vogliamo i nomi. Chi ha ricevuto quei bonifici? Dove sono finiti esattamente quei 500.000 euro sottratti alla collettività? E con quali complicità? Il problema non è solo la dipendente licenziata. È chi l’ha promossa, chi non ha vigilato, chi ha firmato i bilanci senza accorgersi di nulla o – peggio – facendo finta di non vedere. Revisori ‘distratti’ che oggi siedono in enti pubblici sempre guidati dalla politica, amministratori che ieri gestivano aMo e oggi i Comuni, o che dirigono il Pd provinciale”.

Ciliegina sulla torta, secondo Golinelli è che “a Carpi, invece di affrontare lo scandalo a viso aperto, si preferisce parlare di cittadinanze onorarie a Mussolini, spalleggiati da una parte di Forza Italia. Una distrazione vergognosa e offensiva per i cittadini. Le dimissioni sono il minimo sindacale. Qui serve un’operazione verità e l’intervento della magistratura. Come Lega non abbiamo intenzione di stare a guardare e la deputata Laura Cavandoli ha già depositato un’interrogazione parlamentare per chiedere al governo di intervenire. Chi ha sbagliato paghi. E chi ha coperto, anche solo per appartenenza politica, venga rimosso da ogni incarico”.



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