‘Angeli e Demoni’ in Val d’Enza, la Lega applaude il pm Salvi

Giovedì mattina alle 10.30 ha avuto luogo l’audizione del sostituto procuratore di Reggio Emilia, dottoressa Valentina Salvi, in merito all’inchiesta Angeli e Demoni sugli affidi di Bibbiano. L’audizione si è svolta in Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività connesse alle comunità di tipo familiare che accolgono minori, presieduta dall’onorevole Laura Cavandoli (Lega).

Il video dell’audizione

“Dietro ai casi come Bibbiano ci sono spesso questioni economiche e ideologiche, ma anche gravi carenze del sistema degli affidi. L’inchiesta Angeli e Demoni ha portato alla luce il problema che oggi i Tribunali per i minorenni, per la raccolta e la verifica delle prove nei casi di allontanamento, si affidano esclusivamente alle relazioni degli assistenti sociali, senza che questi abbiano le necessarie competenze, di fatto come se avessero i poteri della polizia giudiziaria. Un ruolo per cui servono capacità specifiche che gli assistenti sociali non hanno. Inoltre non esiste possibilità di controllo, né di contraddittorio con gravissime conseguenze qualora queste prove vengano manomesse o falsificate, reato di cui sono accusati i servizi sociali della Val D’Enza. Sulle base di prove oggi ritenute false sono stati allontanati bambini per anni rovinando, probabilmente per sempre, la loro vita e quella delle loro famiglie.
Questa e altre criticità sono state individuate durante l’audizione tra cui il mancato ascolto dei genitori da parte di giudici togati, la secretazione del fascicolo degli assistenti sociali, i mancati controlli sull’esecuzione dei provvedimenti di allontanamento che, di fatto, corrispondono a una privazione della libertà personale.
Condivido le preoccupazioni del sostituto procuratore di Reggio Emilia, Valentina Salvi, che ringrazio per il lavoro svolto e la sua disponibilità con esauriente relazione in Commissione”.

Così Laura Cavandoli (Lega), presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività connesse alle comunità di tipo familiare che accolgono minori al termine dell’audizione del procuratore di Reggio Emilia, Valentina Salvi in merito all’Inchiesta Angeli e Demoni sui Servizi sociali della Val d’Enza.

“Dal sostituto procuratore di Reggio Emilia, Valentina Salvi, che ringraziamo per il lavoro svolto, parole tanto dolorose quanto inquietanti, ma chiare. Oggi abbiamo assistito ad una audizione fondamentale alla Commissione Bicamerale Affidi, dalla quale emerge ancora una volta quanto la Lega denuncia sin dall’inizio: quello di Bibbiano era una sistema malato sul quale fortunatamente si sta facendo finalmente chiarezza. Bimbi strappati alle proprie famiglie senza motivo. Istituzioni locali informate di ciò che stava accadendo, ma silenti. Famiglie affidatarie inadeguate e servizi sociali mossi da una perversa e malata ideologia. Tanti, troppi genitori privati di un diritto sacrosanto, impotenti e mai ascoltati. Occorre intervenire e colmare il vuoto normativo attuale affinché non si ripetano mai più fatti come quelli di Bibbiano e i tribunali dei minori possano così controllare e verificare ogni aspetto di queste vicende per garantire obbligatoriamente il contraddittorio con le famiglie. La priorità assoluta deve essere la tutela dei bambini e della famiglia. Mi chiedo ancora chi restituirà loro la serenità rubata”.

Così la deputata emiliana della Lega Benedetta Fiorini.

“Quanto affermato oggi dal sostituto procuratore, titolare dell’inchiesta Angeli e Demoni sugli affidi illeciti in val d’Enza, Valentina Salvi in Commissione parlamentare d’inchiesta circa il Garante regionale dimostra l’assoluta inadeguatezza (quando non inutilità) di questa figura”. Lo dice il consigliere regionale della Lega, Michele Facci, che spiega: “Al netto della presunzione di buona fede della dottoressa Clede Maria Garavini, garante regionale per l’infanzia – che non vogliamo mettere in discussione – l’avere sottovalutato quanto successo a Bibbiano mette in seria discussione il ruolo di garanzia di questa figura istituzionale, che con tutta evidenza non è stata in grado di garantire nulla”.
“Già nella scorsa primavera avevo personalmente presentato un atto ispettivo per sottolineare – in una vicenda che aveva coinvolto una minore allontanata nel bolognese – il mancato intervento del Garante regionale, e quindi di fatto il suo approccio quantomeno superficiale in una vicenda che avrebbe invece meritato attenzione ed approfondimento. Le ultime dichiarazioni della dr.ssa Salvi non lasciano spazio ad altre interpretazioni: il Garante regionale per l’infanzia in realtà non tutela i diritti dei minori, e questo perché è privo di qualsiasi potere di intervento. Delle due, quindi, l’una: o modifichiamo l’Istituto, o lo eliminiamo del tutto” conclude il leghista.