Caro bollette, attese nuove decisioni

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Il governo potrebbe prendere ulteriori decisioni sul tema dei costi dell’energia anche in settimana. Ad annunciarlo è stato il leader della Lega, Matteo Salvini. “Entro la settimana arriveranno dal governo delle proposte per uscire da questa emergenza”, ha detto alla conferenza stampa ‘Caro energia, parte dal Nord il grido d’allarme delle imprese’.

L’occasione per discuterne potrebbe essere il prossimo Consiglio dei ministri, che dovrebbe riunirsi giovedì prossimo, anche se nulla è stato ancora deciso. Si farà il punto domani e, probabilmente, si attenderanno gli ultimi dati dell’authority competente in materia (l’Arera) sulla crescita dei prezzi.

“È come il Covid: lockdown e blackout – ha aggiunto Salvini – sono per me sullo stesso piano. Se non si esce subito dalla crisi dell’energia non si riesce neanche a fare il Pnrr”.

L’Arera – ha recentemente spiegato il presidente Stefano Besseghini – stima che a gennaio ci potrebbe essere un aumento sostanzioso sia per l’approvvigionamento dell’energia elettrica che per il gas. Secondo il numero uno dell’Autorità di regolazione per l’energia reti e ambiente, con il prossimo anno le bollette di gas e luce degli italiani subiranno un aumento inevitabile dell’ordine del 50 per cento per l’elettricità e del 40 per il gas a causa dell’impennata del costo delle materie prime.

Arera: regole per ridurre costi dispacciamento sul 2022-2024

Al via il nuovo meccanismo per incentivare il gestore della rete a effettuare tutti gli interventi utili per ridurre i costi complessivi del dispacciamento sfruttando al meglio le risorse disponibili e ampliando la platea dei soggetti e dei dispositivi in grado di fornire servizi al sistema (ad esempio rinnovabili ed accumuli). Lo rende noto in un comunicato l’Arera, l’Autorità di regolazione energia reti e ambiente.

Dopo aver svolto la consultazione – spiega la nota – saranno valutate le performance 2022-2024 e gli investimenti strutturali sul sistema in grado di produrre effetti nel lungo termine, anche successivamente al termine del periodo di incentivazione. “in questo modo – spiega l’autorità – i clienti vedranno diminuire i costi in bolletta sia in caso di miglioramento delle performance, infatti con la riduzione complessiva triennale dei costi del dispacciamento Terna otterrà parte dei benefici derivanti alla collettività, sia in caso di peggioramento, quando il gestore di rete dovrà farsi carico di una parte del maggior costo del dispacciamento rispetto all’anno benchmark di riferimento”.

Il nuovo meccanismo, definito output-based, si sviluppa in un unico indicatore di performance, che consiste nella differenza tra il costo del dispacciamento in un determinato anno e il costo del dispacciamento di un anno precedente assunto come riferimento (come aggiornato per escludere gli effetti derivanti da interventi non dipendenti da Terna o derivanti da variabili esogene quali il prezzo delle materie prime). La performance viene valutata tenendo conto complessivamente dei costi del Msd (mercato servizi dispacciamento) per l’approvvigionamento delle risorse per il dispacciamento, della mancata produzione eolica, del regime di essenzialità.