Martedì Grasso, ultimo giorno di Carnevale

carnevale

Martedì 21 febbraio, martedì grasso, il centro storico di Reggio si anima per festeggiare l’ultimo giorno di Carnevale insieme ai più piccoli e celebrare l’allegria delle maschere, degli scherzi e dei mille colori dei coriandoli.

“Torna nel cuore di Reggio quel sapore d’infanzia, fatto di profumo di intrigoni, zucchero e stelle filanti – dice l’assessore al centro storico Mariafrancesca Sidoli – Un pomeriggio di divertimento dedicato ai più piccoli, un’occasione per vivere con gioia la festa del carnevale nelle piazze del centro storico”.

Martedì 21 febbraio l’appuntamento è in piazza Prampolini a partire dalle 16 circa e a seguire, in una festa itinerante, in piazza Martiri del 7 luglio con una esibizione degli artisti della compagnia Corona Events. Nello spettacolo “Magiche creature” musica e danza si fonderanno per dare vita a un momento indimenticabile di stupore e bellezza: si susseguiranno il valzer sui trampoli, le farfalle di seta e la “steam dance”, che vede danzatrici su trampoli giocare con grandi maniche a vento, utilizzando lo stile “steampunk”. I costumi, completamente originali, faranno piovere coriandoli sul pubblico. Grazie alle particolari invenzioni Corona-Events si distingue per unicità nel suo genere: i costumi e le macchine sceniche ideate da Roberto Corona e Benedetta Brunotti sono, infatti, autoprodotte dalla Compagnia. Le molteplicità dei linguaggi artistici contribuisce ad avvicinare il pubblico a forme espressive innovative, oltrepassando barriere culturali, linguistiche e generazionali.



C'è 1 Commento

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  1. paolo

    Forse sono invecchiato troppo, ma trovo la situazione attuale grottesca, da una parte invasati che inneggiano all’armiamoci e partite in un crescendo Rossiniano paventando un finale pironucleare dall’altra il Carnevale che si festeggia nelle piazze di tutt’Italia ;
    Delle due l’una..o siamo in guerra e non c’è da festeggiare un cazzo o non lo siamo e allora dovrebbero smettere di rompere i coglioni quotidianamente a chi non ne vuol sapere.
    Anche perchè se essere anziani non è il massimo non diventarlo è di certo peggio.


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