Terzo mandato, Bonaccini sfida il centrodestra

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Le elezioni in Emilia-Romagna, una delle 2 regioni dove il centrosinistra non ha mai perso, sono pronte a diventare il centro della politica italiana. E il presidente Stefano Bonaccini a cui la legge vieta di ricandidarsi per la terza volta, a meno di un piuttosto improbabile intervento governativo sul terzo mandato, è intervenuto a questo proposito sui social lanciando una sfida al centrodestra, in particolare a Fratelli d’Italia e Galeazzo Bignami che aveva detto: “Non credo che Bonaccini si dimetterà nel mezzo della legislatura, nel mezzo dell’alluvione per andare in Europa, perché tutto si può dire di Bonaccini tranne che sia uno che scappa dalle proprie responsabilità”.

Il secondo mandato di Bonaccini scade nel gennaio 2025, ma nelle ultime settimane si è fatta sempre più consistente la voce che vorrebbe lo stesso Bonaccini candidato al Parlamento europeo, con il compito di trascinare il Pd nella circoscrizione nord-est.

Ha replicato Bonaccini: “Leggo che il viceministro Bignami si aspetta io rimanga presidente della Regione Emilia-Romagna fino alla fine della ricostruzione post-alluvione. Tralascio il fatto che non mi hanno voluto nominare Commissario alla Ricostruzione, come anche i sindaci di centrodestra e tutte le parti sociali chiedevano, ma sanno perfettamente che tra un anno scadrà il mio secondo mandato.
Siccome hanno sempre detto che ci vorranno anni per ricostruire tutto ciò che è stato distrutto o danneggiato lo scorso maggio, immagino allora saranno coerenti con questo auspicio e daranno il via libera al possibile mio terzo mandato. O non lo faranno perché hanno timore di riavermi come avversario?”.



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