“Le sconfitte a Ferrara e Forlì bruciano, ma la Lega non stappi bottiglie di champagne e non canti vittoria: siano più umili, siamo prontio ad affrontarli”. Lo ha affermato in un’intervista a Repubblica.it Stefano Bonaccini, il governatore dem della Regione Emilia-Romagna che si ricandida per il centrosinistra alla guida della Regione a novembre.
“Le sconfitte bruciano sempre, ma il voto dei cittadini va rispettato. Anche perché una volta in più in questa tornata elettorale, gli elettori hanno scelto e distinto: non si spiegherebbe diversamente perché a fronte di un netto successo della Lega alle Europee, nell’80% dei Comuni emiliano romagnoli vinca invece il centrosinistra, ribaltando completamente i pronostici e il voto della scheda del 26 maggio. Il voto europeo è per definizione politico mentre quello amministrativo registra situazione per situazione il giudizio sull’amministrazione uscente, la credibilità dei candidati. Devo dire che, per quanto nell’euforia della vittoria, ho trovato che esporre a Ferrara sopra lo striscione per Giulio Regeni la bandiera della Lega, sia stato di cattivissimo gusto e i leghisti chiedano scusa”.
Infine sulla possibile ricandidatura ha spiegato: “Ho dato la mia disponibilità sapendo che la sfida è dura e che conteranno appunto il lavoro fatto e la qualità delle proposte, la capacità di aggregare forze e sensibilità. Non sottovaluto per niente la posta, ma raccomando prudenza alla Lega: la sera delle Europee hanno stappato bottiglie di champagne convinti di incassare il giorno dopo un cappotto alle amministrative. E poi hanno conquistato un Comune su cinque. Alle Regionali sarà dura per noi ma altrettanto dura per loro”.
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