Strage Bologna, il memoriale di Bellini

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Strage di Bologna, il bandito della Mucciatella Paolo Bellini deposita il suo memoriale per la mattina del 2 agosto 1980. Dice in sostanza l’ex primula nera che quel giorno non si trovava a Bologna perché “alle 6” era in “partenza da Fidenza per recarsi in auto a Scandiano (distanza 76 chilometri, tempo di percorrenza 30/40 minuti)”. Roberto Da Silva, sotto quell’identità si nascondeva allora il militante dell’Avanguardia nazionale, poi accusato di essere il quinto uomo della strage della stazione, ha citato in una memoria depositata dai legali, con orari e tempi di percorrenza, il viaggio che avrebbe fatto l’imputato quella mattina con destinazione Passo del Tonale, per trascorrere una settimana di vacanza con la famiglia.

Paolo Bellini sostiene di essere passato a prendere la nipote minorenne tra le 6.30 e le 6.45 a Scandiano. Dopo la moglie e i figli a Rimini, tra le 9.00 e le 9.15, di essersi fermato a pranzare a Verona per poi giungere al Passo del Tonale tra le 17.30 e le 18.00. Di diverso avviso è l’accusa. Da Fidenza, per esempio, nell’albergo dove si fermò Bellini, la partenza di Da Silva fu segnalata la mattina dell’1 agosto 1980 e non del giorno 2. Inoltre, sempre per l’accusa, anche il viaggio a Rimini e poi al Tonale andrebbero spostati molte ore in avanti.