Confabitare – Associazione Proprietari Immobiliari – una delle principali realtà associative di Bologna con oltre 5.000 associati, ha condotto un’indagine interna per raccogliere l’opinione dei propri associati riguardo all’introduzione della zona 30 nella città. I risultati dell’indagine sono stati inequivocabili: l’92% degli associati partecipanti si è dichiarato contrario alla zona 30, esprimendo preoccupazioni rilevanti riguardo ai potenziali effetti negativi di tale iniziativa.
Durante il sondaggio, numerosi associati hanno sollevato importanti preoccupazioni in merito alla zona 30. Tra queste spiccano l’inquinamento generato dal traffico veicolare, le restrizioni alla circolazione stradale e la potenziale redistribuzione del flusso di traffico, che potrebbe penalizzare anche le vie alternative.
Il presidente di Confabitare, Alberto Zanni, ha commentato i risultati dell’indagine sottolineando l’importanza di ascoltare le preoccupazioni dei cittadini e delle associazioni e di coinvolgerli attivamente nel processo decisionale: “Confabitare rappresenta un vasto numero di associati a Bologna, e l’indagine condotta ha chiaramente evidenziato il loro dissenso nei confronti della zona 30. L’inquinamento, la riduzione dell’accessibilità, le limitazioni al traffico e i possibili cambiamenti nel flusso di veicoli sono tutte problematiche che i nostri associati temono. Riteniamo che sia fondamentale coinvolgere cittadini e organizzazioni rappresentative nel processo decisionale, per garantire che le scelte in materia di mobilità siano prese in modo oculato e sostenibile per l’intera comunità. Per questo Confabitare chiede che venga indetto un referendum per valutare il provvedimento.”
Durante l’indagine sulla zona 30, sono emerse preoccupazioni specifiche riguardanti la mobilità cittadina, considerando sia gli svantaggi derivanti dalla zona 30 stessa, sia quelli contestuali legati ai lavori in corso per la realizzazione del tram e del passante.
“Il sondaggio mette in luce preoccupazioni sulla mobilità e disapprovazione nei confronti della zona 30, del tram e del passante,” ha aggiunto Zanni. “È fondamentale che le preoccupazioni sollevate dagli associati di Confabitare vengano attentamente prese in considerazione, poiché rappresentano aspetti di grande importanza per la città.”
Confabitare continuerà ad impegnarsi attivamente per rappresentare gli interessi dei suoi associati e per partecipare attivamente al dibattito pubblico riguardante le scelte in materia di mobilità urbana.
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Stato di abbandono? Io direi più atti di vandalismo...
Sono sempre più vergognosi senza un briciolo di pudore ,superpagati per scaldare le poltrone e non per risolvere i problemi reali della gente !
La sinistra vuole solo governare non pensa le cose importanti per gli italiani anche se non è in grado di farl: pur di avere voti […]