La mostra, promossa da Hera e allestita in Assemblea in viale Aldo Moro 50, è curata dal direttore della Cineteca di Bologna Gian Luca Farinelli. Esposte immagini di attori e registi realizzati con materiali di riciclo: fra i tanti Pierpaolo Pasolini, Marco Bellocchio, Laura Betti, Pupi Avati, Monica Vitti fino a Stefano Accorsi e Matilda De Angelis. Aperta al pubblico fino al 22 aprile
Diffondere la cultura della sostenibilità ambientale attraverso l’arte. Con questo obiettivo è stata realizzata la mostra “Emilia-Romagna terra di cineasti”, promossa dal Gruppo Hera e ospitata negli spazi espositivi dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna in viale Aldo Moro 50. La mostra rientra nel progetto “SCART, il lato bello e utile del rifiuto”, che da oltre venti anni promuove il recupero e il riuso delle risorse in campo artistico. La mostra sarà aperta al pubblico fino a giovedì 21 aprile.
“Ringrazio il Gruppo Hera -ha sottolineato la presidente dell’Assemblea legislativa Emma Petitti- per la collaborazione e per aver portato in Regione un progetto che parla di ambiente, tema che sta a cuore al parlamento regionale. Il tema dell’economia circolare ci ha visto protagonisti in questi anni e il riutilizzo del materiale attraverso l’arte e la cultura trasmette emozioni forti grazie a opere di elevato impatto visivo. Con questo messaggio, in un momento storico drammatico, abbiamo la necessità di ripensare a un sistema in crisi sociale ed economica”.
Curata da Gian Luca Farinelli, direttore della Fondazione Cineteca di Bologna, questa originale esposizione è stata realizzata grazie a un’accurata selezione dei materiali e al coinvolgimento di studenti e docenti delle Accademie di Belle arti di Bologna, Ravenna e Firenze, che hanno potuto attingere, per nutrire il proprio estro, anche allo straordinario archivio documentale messo loro a disposizione dalla Cineteca. Attraverso il riciclo di oggetti non più utilizzati, ponendo così attenzione sul potenziale dell’economia circolare, sono stati realizzati ritratti di attori e registi legati al nostro territorio, per biografia o per l’ambientazione delle loro pellicole: Pierpaolo Pasolini, Marco Bellocchio, Pupi Avati, Monica Vitti, Stefano Accorsi, Elio Germano, e tanti altri, a dimostrazione che il mondo del cinema, in questa regione, ha trovato terreno fertile. Ogni personaggio è stato rappresentato attraverso l’uso, quasi sempre, di un solo materiale.
“Ho deciso di accettare questo progetto -ha spiegato Farinelli- perché mi sembrava un’iniziativa molto nobile. Le opere raffigurano il nostro Olimpo cinematografico e ci permettono di apprezzare il valore straordinario del cinema realizzato nella nostra regione. Gran parte del nostro immaginario è nato qui. Sono poche le regioni in Italia e nel mondo che possono vantare questo patrimonio. Anche senza leggere le didascalie siamo in grado di sapere chi ritraggono le opere esposte. Abbiamo quindi questo elemento: Emilia-Romagna terra di cineasti e poi ci avviciniamo e scopriamo che le immagini sono fatte con materiali di scarto. Uno dei doveri di cittadinanza è la raccolta differenziata. Queste opere è come se contenessero l’anima dei personaggi, c’è qualcosa di inspiegabilmente umano”.
“È un onore particolare che il progetto Scart, dopo aver girato l’Italia, sia ospitato per la prima volta nella sede della nostra Regione, che ha dimostrato sensibilità e apprezzamento per la tematica trattata. Il tema del riuso è stato lo spunto iniziale e con questa mostra vogliamo rendere omaggio al grande cinema di questo territorio -ha spiegato Tomaso Tommasi di Vignano, presidente esecutivo del Gruppo Hera- e lo facciamo anche con la consapevolezza che un’epoca come la nostra, segnata da profonde ferite, ha un estremo bisogno di dare spazio, occasioni e ossigeno alla risorsa più imprescindibile per progettare un futuro diverso: l’immaginazione. Inoltre, con il nostro progetto Scart vogliamo dare a tutti la possibilità di riflettere sul valore del recupero e dell’economia circolare, ammirando la bellezza ricavata da materiali considerati ormai privi di valore, cui vengono conferiti, tramite la virtù creativa, nuova vita e indiscutibile pregio”.
Al vernissage erano presenti l’ideatore di Scart Maurizio Giani, l’amministratore delegato di Hera Stefano Venier, il presidente e l’amministratore delegato di Herambiente, Filippo Brandolini e Andrea Ramonda, l’assessora all’Ambiente Irene Priolo, i consiglieri Francesca Marchetti, Marco Mastacchi, Luca Sabattini e Gianni Bessi.
La mostra è visitabile dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 18, con ingresso libero. Per informazioni è possibile scrivere alla mail gabinettopresidenteal@regione.emilia-romagna.it. Per l’accesso si applicano le misure anti Covid previste dalle normative vigenti.
Ultimi commenti
peccato privarsi di cosi' tanta bellezza...lo Skyline di Cella non sara' mai piu' come prima.
Ma il Sindaco è la Giunta, non pensano a ridurre la spesa della complessa macchina comunale, lo stipendiopolo comunale è stato classificato come la maggior
Stato di abbandono? Io direi più atti di vandalismo...