È polemica sulle parole di Antonio Ceraso, candidato sindaco di Cutro, comune calabrese in provincia di Crotone con strettissimi legami con Reggio, che nei giorni scorsi durante un evento di campagna elettorale organizzato a Fogliano ha espresso la sua volontà di “difendere i cittadini onesti cutresi a cui sono negati i certificati antimafia nei tavoli istituzionali” (con riferimento all’operato della Prefettura reggiana).
Frasi che hanno immediatamente provocato la reazione di politica e istituzioni locali: “Sono parole che richiamano a un’ambiguità che per noi non può esistere”, ha detto il presidente della provincia di Reggio Giorgio Zanni, secondo il quale “sappiamo bene da che parte stare: dalla parte della legalità, della giustizia e del lavoro compiuto dal prefetto Rolli. Anche qui il recente passato ci ha dolorosamente insegnato come più che le frasi ad effetto, perpetuando la retorica delle “mele marce”, siano utili strumenti concreti proprio come le interdittive e i protocolli antimafia a mettere in difficoltà l’operato della criminalità organizzata e aiutare, invece, il lavoro di magistratura, istituzioni e inquirenti”.
Interdittive, ha sottolineato Zanni, “che la legge stessa già prevede possano essere appellate , tutelandosi e dimostrando il proprio eventuale buon operato. Per questo non è necessario né opportuno ergersi a difensore del popolo o evocare “processi in piazza”.
Il lavoro della Provincia di Reggio nel contrasto alla criminalità organizzata “è in costante evoluzione e perfezionamento”, ha rivendicato il presidente Zanni, ricordando che al primo protocollo contro il lavoro nero e l’evasione contributiva nei lavori pubblici sottoscritto con i Comuni nel 2004 nel tempo si sono aggiunti (“con il fondamentale sostegno della Prefettura”) quelli sulla regolarità nei cantieri, sugli appalti pubblici, sull’edilizia privata e sull’urbanistica, fino all’Ufficio associato per la legalità e il recente progetto del “badge di cantiere”.
A questo insieme di strumenti operativi, ha proseguito Zanni, “si aggiunge l’opera di conoscenza, consapevolezza, sensibilità e attenzione in tema di legalità, che pure ha prodotto nel tempo risultati importanti e che vede costantemente impegnati istituzioni, cittadini, scuole, sindacati, ordini professionali, associazioni e terzo settore”. Tra le varie iniziative, Zanni ha rievocato il festival Noicontrolemafie, che vede la direzione scientifica di Antonio Nicaso e la partecipazione ormai consueta del procuratore capo del tribunale di Catanzaro Nicola Gratteri.
“Auguriamo sinceramente al candidato sindaco Antonio Ceraso, in caso di elezione, di essere in grado di dimostrare con fatti concreti di saper guidare la propria comunità all’affrancamento definitivo da un recente passato che ha purtroppo portato a due anni di commissariamento per infiltrazioni legate alla criminalità organizzata e ha danneggiato tutti gli onesti cittadini che abitano quelle terre”, ha concluso Zanni.
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Hanno perso.La liberazione è vvina
si certo, infatti adesso cella diventerà meta turistica di alto livello....
Ma a nessuno ha infastidito la sorridente e gioiosa presenza del Sindaco e dell'Assessore Bonvicini all'abbattimento di quel monumento dello spreco di risorse pubbliche e […]