Venerdì 21 gennaio alle 20.30 al teatro municipale Valli di Reggio (nell’ambito della stagione di danza della Fondazione I Teatri) arriva una “prima” italiana: “Outwitting the Devil”, con l’Akram Khan Company, una delle compagnie di danza più innovative al mondo, che attinge alla forma di danza classica indiana kathak mescolando classico e contemporaneo.
Akram Khan Company esplora i rituali più antichi nel mezzo di un pianeta in continuo cambiamento, riunendo un superbo ensemble di sei artisti internazionali che condividono grandi differenze nella loro pratica: Mythili Prakash o Pallavi Anand, Luke Jessop, Jasper Narvaez, James Vu Anh Pham o Louis T. Partridge, Elpida Skourou e François Testory.
Ispirato dal frammento recentemente scoperto dell’epopea babilonese di Gilgamesh, una delle prime grandi opere letterarie sopravvissute del mondo, il nuovo lavoro di Akram Khan Company è un concentrato epico sul rituale e sul ricordo: in un paesaggio di tavole rotte e idoli caduti, i suoi sei personaggi scambiano le loro ricchezze e le loro storie, cercando di rendere integri i frammenti dell’antica conoscenza perduta e dimenticata nel tempo.
Per tessere la narrazione e il design di questa nuova opera, la compagnia ha invitato i suoi più stretti collaboratori: la drammaturga Ruth Little, il compositore Vincenzo Lamagna, il direttore delle prove Mavin Khoo, la costumista Kimie Nakano e lo scrittore Jordan Tannahill, a cui si aggiungono la lighting designer Aideen Malone e il visual designer Tom Scutt.
“Mi sono risvegliato a un nuovo modo di danzare. Ed è quello di danzare le mie idee attraverso i corpi degli altri, compresi i ballerini più anziani, che portano in sé le loro storie e le loro complesse esperienze emotive. Ma ciò che rimane invariato è la mia passione per l’esplorazione di vecchi e nuovi miti nel contesto dei nostri tempi”, ha scritto l’Akram Khan Company parlando dello spettacolo.
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