La Regione: “Fatti ignobili se accertati”

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Diciotto persone, tra cui il sindaco Pd di Bibbiano Andrea Carletti, politici, medici, assistenti sociali, liberi professionisti, psicologi e psicoterapeuti di una Onlus di Torino sono stati stati raggiunti da misure cautelari dai carabinieri di Reggio Emilia. Al centro dell’inchiesta ‘Angeli e Demoni’, coordinata dal sostituto procuratore Valentina Salvi, la rete di servizi sociali della Val D’Enza, accusati di aver redatto false relazioni per allontanare bambini da famiglie e collocarli in affido retribuito da amici e conoscenti.

Gli indagati sono decine e quello ricostruito dagli investigatori è un giro d’affari di centinaia di migliaia di euro. Tra le contestazioni emergono ‘lavaggi del cervello’ ai minori in sedute di psicoterapia, anche con impulsi elettrici per “alterare lo stato della memoria”. Tra i reati contestati frode processuale, depistaggio, abuso d’ufficio, maltrattamento su minori, lesioni gravissime, falso in atto pubblico, violenza privata, tentata estorsione, peculato d’uso.

“Fa molto male leggere di persone che, incaricate di svolgere servizi pubblici delicati e cruciali, potrebbero aver abusato del proprio ruolo per far cose ignobili. Non sarebbe accettabile. Quei servizi esistono proprio per tutelare i bambini, soggetti già fragili in sé, quando si trovano in condizioni difficili o insostenibili. Questa cosa ha a che fare con l’idea stessa di civiltà e umanità che ognuno di noi ha, o dovrebbe avere, come patrimonio comune”.

Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, sottolinea come l’inchiesta “Angeli e demoni”, nel reggiano, “stia prefigurando un quadro che, se venisse confermato, disegnerebbe contorni allucinanti, del tutto fuori dal sistema socio-educativo e di tutela dei minori dell’Emilia-Romagna. Non c’è bisogno di ricordare come i servizi per l’infanzia di questa Regione siano considerati tra i più avanzati d’Europa e del mondo e per questo presi a riferimento. Non posso accettare speculazioni, né chi discredito sull’operato quotidiano di migliaia di operatori, patrimonio comune di questa terra a prescindere da qualsiasi connotazione di parte”.

Ma, prosegue, “voglio dirlo chiaramente: benissimo le indagini e grazie davvero al lavoro degli inquirenti. Se un tribunale proverà reati e identificherà colpevoli, confido che le condanne siano esemplari e non ci siano sconti per niente e nessuno. E noi tuteleremo la Regione fino in fondo, che con i suoi bambini e i suoi cittadini, i suoi servizi e i suoi operatori sarà in quel caso sarà parte offesa. Così come nell’ambito del procedimento ci costituiremo parte civile”.

“No però a teoremi o insulti che colpiscono un intero territorio, una comunità, i suoi servizi. Alcune dichiarazioni lette oggi sono irresponsabili e volgari perchè offendono non me, ma tutto questo e migliaia di persone. Usare toni diffamatori verso chi ogni giorno lavora nei servizi per i bambini dell’Emilia-Romagna è ignobile: è gente seria, operatori preparati che lavorano con dedizione e professionalità. Se qualcuno ha commesso reati sarò il primo a chiedere che paghi in maniera esemplare. La magistratura indaghi fino in fondo- chiude Bonaccini- si accerti la verità, si puniscano i colpevoli, ripeto: senza sconti per nessuno”.