Dopo la flessione registrata per due anni consecutivi, nel 2019 il ricorso alla cassa integrazione guadagni è tornato a crescere.
Le ore concesse nella provincia di Reggio Emilia – come emerge dall’analisi dell’Ufficio Studi della Camera di Commercio che ha elaborato i dati dell’INPS – hanno superato i 2,1 milioni con un incremento del 5,2% rispetto al 2018, anno in cui le ore autorizzate si erano sostanzialmente dimezzate, passando dai 4,1 milioni del 2017 a 2.030.994.
L’incremento delle ore di cassa integrazione è tutto da imputare agli ultimi due mesi del 2019. “Fino ad ottobre – spiega il presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi – si era registrata una ulteriore contrazione rispetto ai livelli del 2018, con 284.000 ore in meno”.
“In sostanza – prosegue Landi – nei primi dieci mesi dello scorso anni la cassa integrazione è scesa quasi del 18%, ma negli ultimi due mesi si sono poi pagate le difficoltà già presenti e poi cresciute a carico della manifattura reggiana, che per mesi ha maturato risultati negativi in termini di produzione”.
“Sui principali comparti del manifatturiero – osserva il presidente della Camera di Commercio – permangono ancora difficoltà ed incertezze, ed è anche per questo che oggi è necessario che il Governo e la politica si concentrino sui diversi elementi di politica industriale – inclusa la fiscalità – che possono concorrere ad una positiva svolta, rilanciando un sistema alla cui competitività si legano vasti interessi nel nostro Paese e nel nostro territorio”.
L’impennata della Cig, come si diceva, si è registrata nell’ultimo bimestre del 2019, quando le ore autorizzate sono state 836 mila, pari al 39% di quelle complessive.
Due terzi delle 2.137.312 ore autorizzate nel 2019 hanno riguardato la cassa integrazione straordinaria che, con un aumento del 15% rispetto all’anno precedente, ha superato gli 1,3 milioni di ore; più della metà (749.042 ore) delle ore concesse mediante tale ammortizzatore sono state finalizzate alla riorganizzazione, ristrutturazione o conversione aziendale salvaguardando, nel contempo, le professionalità e l’occupazione, mentre le rimanenti 575.852 ore hanno interessato contratti di solidarietà.
A fronte di una crescita delle ore relative alla gestione straordinaria autorizzate, si osserva una flessione del 6,7% delle ore ordinarie concesse, che passano da poco più di 871 mila a 812.418.
Il settore che più degli altri ha richiesto l’accesso alla Cassa integrazione è stato – come sottolineato da Landi – il metalmeccanico, con oltre 1,4 milioni di ore ed un incremento del 33,6% rispetto al 2018. Detto in altri termini, più di due ore su tre di Cig autorizzate nel 2019 in provincia di Reggio Emilia hanno fatto riferimento a questo comparto.
Con valori decisamente inferiori seguono il settore ceramico con 253 mila ore (l’11,8% del totale, in crescita dell’11,5% in un anno) e l’industria alimentare (quasi 215 mila ore, +3,7%).
In deciso calo, invece, le ore autorizzate per l’industria tessile, che si sono ridotte del 20,5%, portandosi a 36.000.
Infine, sono state 115 mila le ore autorizzate nel settore edile (in calo del 30,7% rispetto al 2018), mentre per il commercio la cassa integrazione è scesa a poco meno di 35 mila ore, con una flessione del 69,2%.
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Spero non fosse Max Mara
Condivido la succinta ma chiara analisi del Signor Campani. Saltando di palo in frasca, credo di riconoscere in lui un mio esemplare alunno di prima media
Condivido la succinta ma chiara analisi del Signor Campani. Saltando di palo in frasca, credo di riconoscere in lui un mio esemplare alunno di prima media