Biologico come scelta alimentare dei consumatori, ma anche pratica agricola che difende il clima e tutela la biodiversità. Il settore è in continua crescita e vede le imprese di trasformazione agroindustriale e commercializzazione di prodotti biologici emiliano-romagnole al primo posto in Italia.
Questo è confermato dai risultati dei quattro bandi Psr 2014-20 (prorogato anche al biennio 2021-22) appena chiusi, sulle misure agro-clima- ambientali e di agricoltura biologica che mettono a disposizione risorse per 16,5 milioni di euro all’anno su oltre tremila domande presentate.
Un’espansione che è il risultato della predisposizione degli agricoltori, di consumi consapevoli e attenti alla salute e di investimenti pubblici orientati alla conversione produttiva e allo sviluppo del comparto.
L’assessore regionale all’agricoltura Alessio Mammi. La Regione Emilia- Romagna è da sempre orientata a sostenere le produzioni biologiche tanto è vero che quasi il 30% delle risorse dell’intero programma sono impiegate nel sostegno e nella promozione del bio.
Ci siamo impegnati a sostenere tutte le domande sul biologico, con il preciso obiettivo di supportare gli agricoltori che scelgono di intraprendere questo modello di sviluppo, poiché la sostenibilità ambientale, economica e sociale devono tenersi insieme per garantire il giusto reddito alle imprese.
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