Per la seconda settimana consecutiva nella cartina elaborata dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) la rapidissima diffusione della variante omicron del nuovo coronavirus ha colorato completamente di rosso scuro (il colore che caratterizza i territori in cui l’incidenza dei contagi è particolarmente elevata) tutti gli stati dell’Unione Europea, senza alcuna eccezione.
Osservando la mappa – che riporta il tasso di incidenza dei contagi da virus Sars-CoV-2 – aggiornata alla data del 10 febbraio, infatti, è immediatamente visibile l’uniformità della situazione in tutti i paesi monitorati, a conferma di uno scenario pandemico da tenere ancora sotto stretto controllo, nonostante i numeri dei contagi stiano iniziando la fase di discesa. Anche in quest’ultimo aggiornamento sono sparite del tutto le zone rosse (non scure), mentre le zone arancioni e quelle verdi (i colori che indicano situazioni in cui la circolazione del virus è rispettivamente moderata e modesta) non sono più presenti sulla cartina dell’Ecdc da settimane.
Per quanto riguarda l’Italia, secondo i dati del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie tutte le regioni e le province autonome sono ancora classificate in zona rosso scuro. Il sistema di monitoraggio dell’Ecdc, basato sui dati trasmessi dagli Stati membri dell’Unione europea al sistema Tessy (The European Surveillance System), è comunque del tutto indipendente rispetto al sistema dei colori previsto dalla legislazione italiana, che prende in considerazione altri parametri (in particolare la pressione sulle strutture ospedaliere) e che vede ad esempio l’Emilia-Romagna ancora in zona gialla.
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