A inizio febbraio un uomo di 75 anni residente nella Bassa Reggiana, che si stava recando in tribunale a Reggio per alcuni adempimenti, varcando la soglia d’ingresso del palazzo di giustizia di via Paterlini ha fatto scattare il sistema d’allarme del metal detector, e per questo motivo è stato fermato dagli addetti al controllo per accertamenti.
A quel punto il personale preposto alla vigilanza ha inoltrato una richiesta d’intervento ai carabinieri: sul posto è giunta una pattuglia della sezione radiomobile della compagnia di Reggio, e i militari hanno trovato nel borsello dell’uomo un coltello a serramanico della lunghezza complessiva di circa 19 centimetri, di cui 9 centimetri di lama.
Accertato l’ingiustificato possesso dell’oggetto, i carabinieri hanno sequestrato il coltello e, una volta identificato il settantacinquenne, hanno formalizzato a suo carico una denuncia in stato di libertà alla procura di Reggio: l’uomo, che è stato rilasciato, dovrà ora rispondere dell’accusa di porto abusivo d’arma.







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Ma pensate ai delinquenti insediati all'interno delle istituzioni europee e nazionali che fanno soldi con il commercio delle armi.