Dal 22 novembre in Emilia-Romagna terza dose del vaccino anti-Covid anche alla fascia d’età 40-59 anni

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La Regione Emilia-Romagna è pronta a recepire le indicazioni della struttura commissariale nazionale e ad anticipare a lunedì 22 novembre l’avvio della somministrazione della dose di richiamo di vaccino anti-Covid alle persone di età compresa tra i 40 e i 59 anni.

La circolare del commissario all’emergenza Francesco Paolo Figliuolo, infatti, ha dato la possibilità alle Regioni di anticipare di nove giorni l’avvio della nuova fase della campagna vaccinale rispetto alla data di partenza inizialmente prevista, quella del primo dicembre; la decisione è arrivata alla luce dell’evoluzione del quadro epidemiologico delle ultime settimane, con il progressivo incremento dell’incidenza settimanale di nuovi casi e la crescita dei contagi. La direzione generale dell’assessorato regionale alle politiche per la salute dell’Emilia-Romagna, a sua volta, ha fornito immediatamente alle aziende sanitarie e a tutte le strutture interessate le indicazioni operative per procedere con un’organizzazione rapida.

Dal 22 novembre, dunque, possono prenotare l’appuntamento le persone nate tra il 1962 e il 1981 che abbiano completato il ciclo vaccinale primario da almeno sei mesi (180 giorni). I canali di prenotazione sono quelli consueti: Cupweb, Cuptel, sportelli Cup, fascicolo sanitario elettronico e inviti tramite sms (solo per particolari categorie di persone). Potranno inoltre essere attivate eventuali giornate ad accesso libero senza prenotazione presso gli hub vaccinali, a discrezione delle singole aziende sanitarie. I medici di medicina generale e le farmacie convenzionate aderenti alla campagna, nei territori in cui è prevista questa possibilità, programmeranno gli appuntamenti direttamente con le persone da vaccinare, in base alla propria organizzazione.

Quella della fascia 40-59 anni è un’ulteriore platea di oltre un milione e centomila persone, che si vanno ad aggiungere a quelle che stanno già ricevendo la dose aggiuntiva o la dose “booster”: le persone con 60 o più anni, i soggetti trapiantati e immunodepressi, gli ospiti e gli operatori delle strutture per anziani, il personale sanitario e le persone vaccinate in prima battuta con la monodose del vaccino Janssen di Johnson & Johnson.

Per la dose di richiamo da somministrare alle persone dai 40 anni in su le aziende sanitarie hanno previsto come sede di vaccinazione gli hub (almeno uno per provincia, come richiesto dalla Regione) o i punti vaccinali, e i servizi di sorveglianza aziendali per gli operatori del Servizio sanitario regionale; in alcune Ausl, inoltre, si aggiungeranno anche i medici di medicina generale. È ancora in corso, invece, l’interlocuzione con le farmacie convenzionate aderenti alla campagna vaccinale anti-Covid per quanto riguarda il loro impegno in questa nuova fase.

“Anche in questo caso ci facciamo trovare pronti alla richiesta di imprimere un’ulteriore accelerazione alla campagna di somministrazione dei richiami”, ha sottolineato l’assessore regionale alle politiche per la salute Raffaele Donini: “L’obiettivo è quello di mantenere un’elevata protezione individuale nelle persone già vaccinate da almeno sei mesi con il ciclo primario e ridurre il più possibile la trasmissione del virus, in crescita purtroppo in tutto il Paese e nel mondo. Eravamo pronti a partire il primo dicembre, lo saremo anche per il 22 novembre, e ringrazio ancora una volta i professionisti e gli operatori del nostro servizio sanitario per la pronta capacità di risposta e organizzazione che stanno dimostrando dall’inizio di questa campagna vaccinale”.

Non solo: la Regione Emilia-Romagna, con una circolare inviata nei giorni scorsi dall’assessorato regionale alle politiche per la salute, ha dato indicazioni alle aziende sanitarie di procedere alla somministrazione della terza dose – in questo caso a prescindere dall’età – agli ospiti e alle ospiti delle strutture sociosanitarie e socioassistenziali (residenziali e semiresidenziali) per le persone con disabilità, pazienti psichiatrici e delle dipendenze, nonché al personale che opera al loro interno.