Reggio. Manghi Iv: tangenziale di Fogliano, è il momento della scelta migliore

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Dice Maura Manghi, coordinatrice provinciale Italia Viva Reggio Emilia: “La frazione di Fogliano da troppi anni è soffocata dal traffico, particolarmente pesante nelle ore di punta, e non si vede all’orizzonte un sostanziale alleggerimento
Da alcuni giorni è ripresa con forza la polemica attorno alla realizzazione della nuova tangenziale che, ricordiamo, era stata ricompresa nel programma del Sindaco Vecchi per la consigliatura 2014/2019 come opera da realizzare, e che ha visto un lungo processo partecipativo a partire dall’ascolto degli abitanti della frazione.

Nel giugno 2015, inoltre, è stato approvato il progetto preliminare dalla Giunta Vecchi.

Crediamo che oggi nessuno voglia discutere in merito all’utilità della tangenziale e Italia Viva Reggio Città ritiene che sia un’opera necessaria.

Come in molte altre situazioni però sembra palesarsi una frattura fra necessità economica di un’opera ed impatto ambientale che la stessa può avere sul territorio.

Le associazioni ambientaliste stanno mettendo in discussione non tanto la realizzazione dell’opera ma il tracciato che, a detta di molti, inciderebbe pesantemente su un’area ecologicamente protetta.

Siamo consapevoli della necessità, oggi più che mai, di conciliare queste esigenze che paiono inconciliabili, ma non vogliamo dimenticare che un ritardo nella realizzazione, oltre che essere visto come disinteresse per le esigenze degli abitanti, potrebbe portare alla perdita dei finanziamenti previsti per l’opera stessa.

Chiediamo quindi che, in tempi rapidissimi, proprio per non vanificare il lavoro fin qui fatto, si apra un tavolo fra i tecnici dell’amministrazione e quelli delle associazioni ambientaliste per verificare se siano possibili eventuali spostamenti del percorso od opere di mitigazione che riducano l’impatto ambientale senza causare ulteriori ritardi.

Un tavolo tecnico perché la difesa dell’ambiente da una parte e la difesa del benessere della popolazione di una frazione dall’altra, non devono essere terreno di scontro politico o tantomeno ideologico.

La difesa dell’ambiente non deve essere la scusa per l’immobilismo, come la necessità di dotarsi di infrastrutture necessarie non deve essere fatta senza tenere conto delle conseguenze a lungo termine delle opere.

Non è più il momento del no o del sì a tutto, ma è il momento della scelta ragionata della soluzione migliore possibile”.